Eredità del fratello unilaterale. Quale quota spetta?

Salve, le scrivo per una consulenza in ambito di successione ereditaria. La sorella di mia madre (unilaterale, stesso padre, madre diversa) è defunta ed alla successione ci sono solo mia madre ed il coniuge di mia zia. Dal codice civile in materia di successione mi sembra di aver compreso che i 2/3 vanno al coniuge. Ho dei dubbi sul restante 1/3 se effettivamente vadano in toto a mia madre. Il dubbio nasce dal fatto che una legge del codice prevede che agli unilaterali vada la metà di un fratello germano. In questo caso, però, il fratello germano non c'è. Il coniuge del de cuius stà insistendo con mia madre affermando che a lei vada il 12% dell'eredità. Siccome non mi fido ho bisogno di sapere se ha ragione o se in realtà a mia madre vada 1/3 dell'eredità. La cosa assurda peraltro è che è impossibile fare il calcolo perche la metà di ZERO è ZERO e quindi a mia madre andrebbe lo 0%. Può farmi chiarezza su questo punto?
Eredità e Successioni (18/11/2019)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Da quanto descrive riassumiamo che al decesso della de cuius risultano eredi legittimi il coniuge e la sorella unilaterale (sorella che ha in comune con la de cuius lo stesso padre, quindi unilaterale consanguinea).

In assenza di disposizioni testamentarie operano le norme sulla successione legittima, che individuano le quote di assegnazione del patrimonio ereditario destinate ai chiamati all'eredità.

Come correttamente specifica, la quota di 2/3 dell'eredità della zia spetta al di lei coniuge.

L'art. 570 codice civile dispone al II commma che "I fratelli e le sorelle unilaterali conseguono però la metà della quota che conseguono i germani ."

Il principio in forza del quale i fratelli che abbiano i genitori in comune (germani) ricevano una quota di fatto pari al doppio di quella destinata ai fratelli con in comune un solo genitore (unilaterlai) è oggettivamente corretto.

Nel caso di specie, tuttavia, non sono presenti un fratello o una sorella germani; non emerge pertanto la ratio di riconoscere una quota di fatto pari al doppio ad un soggetto che non esiste.

Il concorso, o meglio il rapporto di quote, riteniamo in questo caso sarebbe tra fratelli unilaterali e fratelli germani, non tra fratelli unilaterali del de cuius e coniuge dello stesso.

Pertanto la quota di 1/3 è destinata alla sorella unilaterale consanguinea, quindi a Sua madre.

avvocato Fabrizio Tronca

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