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Solitamente, quando si riceve un decreto ingiuntivo da parte di un ricorrente che non si conosce, spesso significa che il credito è stato acquisito dal ricorrente medesimo, per mezzo di un pacchetto di cessione di crediti, dal creditore originario. Purtroppo, tali importi sono solitamente dovuti benché possano sussistere alcune eccezioni che il debitore può sollevare per ridurre o annullare la pretesa creditoria. La prima ricerca da svolgere, è ...
Secondo quanto disposto dall’art. 2119 c.c. qualora il lavoratore ponga in essere un comportamento talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro, il datore di lavoro può comminare al proprio dipendente il licenziamento per “giusta causa”. Tale comportamento, però, deve essere talmente grave da ledere in maniera irreparabile il vincolo fiduciario che lega il dipendente al proprio datore di lavoro, in ...
La questione della natura giuridica delle vincite al gioco in questo caso deve essere letta alla luce della normativa sul regime patrimoniale della comunione legale tra coniugi. L’art. 177 del Codice civile stabilisce che costituiscono oggetto della comunione legale: "a) gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali; b) i frutti dei beni propri di ciascuno ...
La riforma introdotta dalla legge 177/2024 ha modificato innanzitutto l’art. 186 del Codice della Strada (guida in stato di ebbrezza) aggiungendo allo stesso i commi 9 ter e 9 quater. Il primo impone ai condannati di apporre alla patente di guida, per un minimo di due anni, le limitazioni all’uso codice 68 – zero alcool – e codice 69 – Alcolock. Quest’ultimo è un dispositivo che non permette al conducente di avviare il veicolo qualora non sia ...
In primo luogo pare opportuno precisare che il dovere di assistenza previsto a carico dei figli, nel Codice Civile, è prettamente economico. Si tratta, infatti dell'obbligo di prestare gli "alimenti" di cui all'art. 433 c.c.: per alimenti si intende lo "stretto necessario" per vivere a differenza del mantenimento, che è un concetto più ampio. Possono essere chiesti dal genitore che versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al ...
In questo caso, il decreto legislativo 6 settembre 2005 n. 206, meglio noto come “Codice del Consumo”, prevede il c.d. diritto di ripensamento per i consumatori che svolgono acquisti online. È una modalità di recesso prevista dell’art. 52 della norma citata, che stabilisce per il consumatore “un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione", ...
L’art. 13 ter del Decreto Legge 145/2023, convertito con modificazioni dalla L. 191/2023 ha introdotto l’obbligo per i proprietari di unità immobiliari destinate ad uso abitativo ed oggetto di locazione per finalità turistiche, locazioni brevi, oltre ai titolari delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere, di dotarsi del CIN entro il prossimo 2 novembre 2024. Il CIN (Codice Identificativo Nazionale) deve essere richiesto ...
Dal 1° ottobre 2024 le aziende che operano nei cantieri temporanei e mobili hanno l’obbligo di possedere una Patente a Crediti per la sicurezza sul lavoro[1]. Si precisa che la normativa ha previsto un periodo “cuscinetto” di un mese per permettere alle aziende di adeguarsi. In particolare, dal 1al 31 ottobre 2024 è possibile per le aziende operare nei cantieri tramite un’autocertificazione in cui si dà atto di essere in possesso dei requisiti ...
La locazione ad uso transitorio è prevista dall’art. 5 della Legge 431/98 al fine di soddisfare particolari esigenze delle parti. La citata norma non rinvia per la definizione di condizioni e modalità ad apposito Decreto Ministeriale (D.M. 16 gennaio 2017) che all’art. 2, comma 1, prevede “i contratti di locazione di natura transitoria di cui all'articolo 5, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, hanno durata non superiore a diciotto ...
È orientamento giurisprudenziale davvero consolidato e pressoché univoco all’interno del nostro Ordinamento che, per poter conseguire la pensione di reversibilità dell'ex coniuge deceduto (e ciò vale anche per una sua quota in caso di concorrenza con altro coniuge) occorrono[1] due distinti requisiti in capo al coniuge divorziato sopravvissuto: l'intervenuto scioglimento del vincolo, (quindi la sentenza di divorzio) e l'attribuzione di un ...
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