Il mantenimento del figlio è conteggiato ai fini dell'eredità?
Il mantenimento dei figli conviventi (adulti) si conteggia nella ripartizione dell’eredità ? Mi spiego meglio con un esempio: 3 fratelli di cui 2 sposati e fuori casa da anni ed 1 rimasto convivente per il quale i genitori, durante tutti questi anni, non hanno chiesto quote per affitto ed altre spese legate alla casa. Alla scomparsa dell'ultimo genitore si tiene conto delle spese sostenute per vitto/alloggio del figlio rimasto a casa coi genitori ? Grazie.
Nel caso di specie trattiamo di obbligazioni naturali, ovvero di quegli oneri economici tipici della relazione familiare, che per loro natura non sono ripetibili (ovvero non ne può essere chiesta la restituzione).
Oltre l'aspetto ontologico di questa obbligazione, è da valutare come il nostro Ordinamento imponga ai genitori il mantenimento dei figli.
Non esiste, ad oggi, un limite di età per la corresponsione del mantenimento: ciò è a dire che anche se il figlio è maggiorenne, ma non autonomo economicamente e non per sua colpa (non ha rifiutato un lavoro, ad esempio) quanto versato per il suo mantenimento è da intendersi come espressione di un dovere genitoriale.
Le due precisazioni sopra illustrate ci portano pertanto a dire che la natura obbligatoria del mantenimento lo renda distinto, ad esempio, dalla donazione, che è un atto di liberalità e per questa sua natura invece conteggiabile nella divisione della successione ereditaria.
Il mantenimento non è quindi da considerarsi come donazione e, anche in adesione alla maggioritaria giurisprudenza della Suprema Corte, riteniamo non rientri nei conteggi relativi alla successione del soggetto che lo ha erogato.