Licenziamento individuale. Come funziona il decreto Cura Italia?
Licenziamento individuale intimato in data ... marzo e ricevuto dal lavoratore in data 23 marzo, con conseguente accertamento del perfezionamento della procedura in tale data. L'art 46 del decreto cura italia vieta l'avvio di licenziamenti individuali tra il periodo del 17 marzo e del 16 maggio. il licenziamento intimato da me al lavoratore in data ... marzo è valido?
Innanzitutto sarebbe opportuno sapere a che titolo il licenziamento è stato intimato, in quanto il Decreto Cura Italia emanato nel constesto dell'emergenza Covid19 ha previsto una sospensione unicamente delle procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (crisi aziendale, chiusura dell'azienda, riorganizzazione ecc.), mentre rimangono validi i licenziamenti intimati per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.
Fatta questa premessa, se il licenziamento è stato disposto per giustificato motivo oggettivo bisogna considerare che il Decreto Cura Italia ha inibito l'avvio di procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, a prescindere dal numero dei dipendenti, a decorrere dal 17 marzo 2020 per un periodo di 60 giorni (fino al 16 maggio 2020).
Ebbene, essendo il licenziamento un atto unilaterale recettizio, che si presume conosciuto – ai sensi dell’art. 1335 c.c. – nel momento in cui è recapitato all’indirizzo del destinatario, è questo il termine che deve essere considerato per definire avviata la procedura.
Riteniamo, pertanto, che ai sensi di quanto previsto dall'art. 46 del D.L. 17 marzo 2020 il licenziamento comunicato al dipendente il 23 marzo sia da considerarsi non valido.
Avvocato Egidio Rossi