Quali possono essere le limitazioni del patto di non concorrenza?
Buongiorno, sono un dipendente di una società di consulenza e lavoro presso un suo cliente. Ho firmato un patto di concorrenza retribuito che cita: PATTO Dl NON CONCORRENZA Ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2125 C.C., per l'intera durata del rapporto lavorativo e per i ventiquattro mesi successivi al suo scioglimento per qualsiasi ragione o causa, Ella dovrà astenersi, a titolo personale, o mediante forma associativa, o società o per interposta persona, e quindi direttamente o indirettamente, dal negoziare o collaborare, in via continuativa od occasionale, o farsi assumere da clienti del datore di lavoro, o da società partecipate o controllate o da società che controllano il datore di lavoro, che abbia avuto occasione di conoscere o contattare in esecuzione del presente contratto. Domanda: con la frase interposta persona? Si intende ad esempio farsi assumere da un un'altra società di consulenza che ho conosciuto lavorando presso il cliente?grazie
In realtà il riferimento alla "interposta persona" è contenuto nella parte del patto di non concorrenza che Le vieta di svolgere attività in concorrenza con la Sua attuale società datrice di lavoro.
In sostanza, Lei non potrà nemmeno per interposta persona (e, quindi, nemmeno con soggetti non riconducibili direttamente a Lei ma che, in sostanza, Le consentono di prestare lavoro a favore di società concorrenti) svolgere attività oggetto del patto di non concorrenza.
Esempio, se Lei collaborasse con una società intestata a soggetti terzi, nella quale Lei non compare nemmeno come socio, che si trova in concorrenza con la Sua attuale società, potrebbe incorrere nella violazione del patto.
