Cosa deve intendersi per giusta causa delle dimissioni?
Buonasera, sono un lavoratore dipendente, operaio, presso la azienda metalmeccanica da circa 10 anni. Durante l'attività lavorativa mi sono laureato ed ho conseguito un diploma di master oltre a diverse certificazioni. Ho recentemente avuto un colloquio col datore di lavoro per illustrare la mia formazione, durante il colloquio ho chiesto se era possibile prospettare per me un avanzamento o cambio di ruolo, la risposta è stata negativa. Sto quindi pensando di dimettermi e cercare un nuovo lavoro, ma in questo caso posso avanzare la richiesta di dimissioni per giusta causa e quindi poter usufruire temporaneamente della disoccupazione? Oppure, come è meglio muoversi in questo caso?
Occorre premettere che il concetto di "giusta causa" delle dimissioni è da identificare, in estrema sintesi, in eventi talmente gravi posti in essere dal datore di lavoro tali da non consentire, nemmeno temporaneamente, la prosecuzione del rapporto di lavoro (tanto da giustificare l'interruzione immediata senza osservare il termine di preavviso previsto dal contratto collettivo).
Tali eventi possono essere rappresentati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, da gravi inadempimenti degli obblighi posti a carico del datore di lavoro quali, ad esempio, mancato e reiterato pagamento della retribuzione, molestie, mancato rispetto delle norme di sicurezza a tutela del lavoravore, mobbing..).
Tutto ciò premesso, a nostro parere il non prospettare un avanzamento o cambio di ruolo come conseguenza del conseguimento di titoli di studio non parrebbe rappresentare un presupposto per le dimissioni per giusta causa, considerato che tale diniego non potrebbe essere considerato un grave inadempimento posto in essere dal datore di lavoro.