Il Testamento
1. Quali forme di successione esistono?
La successione ereditaria può avvenire per testamento (cd. successione testamentaria) o, quando questo manchi totalmente o parzialmente, per legge (cd. successione legittima).
2. Cos’è un testamento? Perché fare testamento?
Il testamento è l’atto con cui una persona ancora in vita stabilisce quale sarà la sorte dei propri beni al momento della sua morte. Hanno interesse a fare testamento soprattutto coloro che non hanno eredi legittimari (coniuge, figli, genitori) o che, pur in presenza di questi ultimi, desiderano destinare parte dei propri beni o beni particolari a determinate persone, anche se non legate al testatore da alcun vincolo giuridico e/o di parentela.
Col testamento, inoltre, è possibile disporre non solo dei propri beni ma decidere del proprio corpo in caso di morte (il cosiddetto testamento biologico).
La legge prevede dei limiti alla libertà di disporre per testamento: tutela infatti una parte dei prossimi congiunti, riservando loro, inderogabilmente, una parte dei beni del defunto. Il quale, come detto, non può nemmeno per testamento “intaccare” questa porzione di beni. Si tratta della così detta quota di patrimonio “legittima” (cd. successione necessaria).
3. Quanti tipi di testamento esistono?
Il testamento è un atto formale o solenne e può avere diverse forme.
Il Testamento può essere:
- Olografo. Il testamento è redatto di pugno dal testatore. Perché sia valido è indispensabile che sia scritto per intero a mano dal testatore (non a macchina, al computer), che sia indicata la data della sottoscrizione, che sia sottoscritto dal testatore. Non si devono usare formule particolari, basta precisare la volontà di nominare un o più eredi o di lasciare particolari beni a soggetti ben determinati.
- Il testamento pubblico è redatto, con le richieste formalità, da un notaio, dopo che il testatore gli ha esposto le sue ultime volontà davanti a due testimoni.
- Il testamento segreto consiste nella consegna di una scheda contenente le disposizioni testamentarie al notaio, che la riceve e la conserva tra i suoi atti. La scheda non deve essere necessariamente autografa, ma deve essere sottoscritta dal testatore e deve essere consegnata, alla presenza di due testimoni, al notaio che provvede a sigillarla personalmente e redige l’atto di ricevimento che deve essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio.