La successione nel conto corrente del defunto, come funziona?

Dal testamento della compagnia di mio padre risulto erede legato di un conto corrente che per semplicità denominiamo ( A ) L'amministratore di sostegno x gestire la compagnia di mio padre quando era in vita ha spostato soldi da questo cc (A) su un nuovo cc (denominato B) su cui poteva operare x gestire l' amministrata. Dopo aver saldato tutte le spese x la morte della compagnia di mio padre sul conto cc (B) è rimasto del denaro. La provenienza del denaro è chiara e riconducibile al cc (A). E' mio diritto richiedere agli eredi la restituzione di questa somma rimasta nel rispetto del volere della testamentaria che non poteva di certo prevedere quanto sarebbe avvenuto? Grazie.
Eredità e Successioni (20/12/2018)
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Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.

Alla dichiarazione di successione del defunto deve essere allegata la dichiarazione di consistenza dei conti correnti bancari, contenente la descrizione dei rapporti (crediti, depositi, titoli, ecc) con l’indicazione dei loro valori nominali e di mercato alla data del decesso.

Con particolare riferimento ai conti correnti, deve emergere il saldo alla data del decesso, nonché l’estratto conto con i movimenti risalenti ai 4 giorni antecedenti al decesso. Ciò al fine di verificare eventuali addebiti sul conto derivante dall’emissione di assegni in prossimità della dipartita.

Nel caso di specie, non abbiamo compreso se Lei sia stato nominato erede o legatario della defunta ma segnaliamo che Lei avrà diritto soltanto alle somme depositate sul conto corrente della donna al momento della morte e, dunque, al momento dell'apertura della successione e non anche alle somme depositate su un diverso conto corrente poiché ipoteticamente riconducibili all'altro conto.

Diverso sarebbe invece il caso in cui, dopo il decesso, siano stati eseguiti dei prelievi di somme dal conto corrente A; infatti il prelievo dal conto corrente da parte di un delegato, effettuato dopo la morte del titolare del conto stesso e prima che la banca abbia avuto notizia del decesso, integra un reato ai danni degli eredi: si tratta di una sottrazione del denaro ai legittimi titolari che, in tal caso, sono diventati gli eredi.

Il reato si configura però solo se il delegato al prelievo era consapevole del decesso del correntista.

 

Avvocato Marta Calderoni

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