Il cane del defunto cade in successione?
Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.
Il cane regolarmente registrato all'anagrafe canina fa parte dell'asse ereditario di una successione, al pari degli altri beni di proprietà del defunto.
Dunque nel caso di specie, oggetto della comunione ereditaria tra Lei e Sua cognata saranno tutti i beni mobili e immobili che appartenevano al defunto, ivi compresa la cagnolina.
Se l'eredità è stata accettata, l'accettazione riguarda tutti i beni: non è legittima una accettazione parziale di alcuni beni e di altri no.
Nel caso di specie, abbiamo compreso che né Lei né Sua cognata avete intenzione di tenere con Voi il cane: pertanto, se c'è accordo tra Voi in tal senso, potrete venderlo ad un soggetto terzo.
Inoltre precisiamo che sarebbe opportuno chiedere o azionare giudizialmente lo scioglimento della comunione ereditaria attualmente in essere, in tal modo giungerete ad una definizione dei rapporti tra Lei e Sua cognata e non rimarrete vincolate.
A tal proposito segnaliamo che ogni coerede può domandare in qualsiasi momento la divisione, che è l’atto con il quale si scioglie la comunione ereditaria; la divisione può essere di tre tipi: amichevole, giudiziale o testamentaria.
La divisione testamentaria è effettuata direttamente nel testamento dal defunto, che divide i suoi beni tra gli eredi mediante le disposizioni testamentarie. Non essendo questo il Vostro caso, rimangono le seguenti alternative:
- divisione amichevole (o contrattuale): allorché i coeredi riescono a raggiungere un accordo sulle modalità della divisone, che viene quindi effettuata mediante la stipulazione di un contratto, nel quale sono assegnati determinati beni a ciascun coerede.
- divisione giudiziale: si ha invece quando non vi è accordo tra i coeredi: in tale ipotesi ciascuno di essi può rivolgersi al Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, chiedendo al Giudice di pronunciare un provvedimento di scioglimento della comunione e di divisione della massa ereditaria.
Avvocato Marta Calderoni