Pignoramento presso terzi: la banca può opporsi?

buongiorno, ho pignorato il c/c in Italia di una società mia debitrice ma la banca ha bloccato il c/c anche in entrata cioè respingendo gli accrediti sul c/c successivi al pignoramento. Può farlo? in base a che normativa? sapevo del blocco in uscita delle somme ma non in entrata.
Diritto del lavoro (02/02/2017)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:
Entrando subito nel merito del Suo quesito, precisiamo che una volta notificato al terzo l’atto di pignoramento dei crediti che il debitore esecutato vanta proprio nei confronti del terzo, quest’ultimo è tenuto ad adempiere a una serie di obblighi previsti espressamente dal nostro ordinamento ai sensi dell’art. 546 c.p.c.. Detta norma infatti stabilisce che dal giorno in cui gli è notificato l’atto di pignoramento, il terzo è soggetto, relativamente alle cose e alle somme da lui dovute e nei limiti dell’importo del credito pignorato aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Venendo al caso in esame, la banca terza pignorata in qualità di custode è tenuta a osservare gli obblighi di cui sopra in qualità di custode e pertanto è tenuto a “congelare” le somme accreditate sul conto corrente pignorato sino alla concorrenza del credito pignorato aumentato della metà. Per quanto poi riguarda gli accrediti sul conto corrente pignorato successivi alla notifica del pignoramento, la banca non può rifiutarsi di depositarli sul predetto conto corrente, poiché in tal caso lederebbe il diritto del creditore esecutante a vedere soddisfatto il proprio credito.
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