La pensione di reversibilità ai superstiti: come funziona?

Chiedo se possibile .,con testamento fatto da me, alla mia morte, far che la pensione di reversibilità non vada a mio marito ma ai nostri 3 figli. ( sono una malata oncologica). Grazie
Eredità e Successioni (30/10/2018)
lawyer
Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
Segui l’avvocato
Risposta:

La pensione di reversibilità riguarda i superstiti del defunto titolare di pensione diretta, ossia tutte le tipologie di pensione come la pensione di vecchiaia, la pensione di anzianità, la pensione di inabilità e la pensione di invalidità.

Rientrano tra gli aventi diritto alla pensione di reversibilità il coniuge superstite, i figli, i fratelli ed i nipoti minori conviventi.

L’Inps con la circolare n. 185 del 18 novembre 2015 ha fornito linee guida e istruzioni operative in materia di trattamento pensionistico ai superstiti.

Il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico ai superstiti da parte del coniuge del pensionato deceduto non è subordinato a nessuna condizione soggettiva. Ciò significa che il marito o la moglie del pensionato defunto ha sempre diritto alla pensione di reversibilità.

Per quanto concerne, invece, i figli, precisiamo che sono titolari di pensione ai superstiti i figli legittimi, legittimati, adottati, affiliati, naturali, riconosciuti legalmente o giudizialmente dichiarati, che alla data della morte del genitore siano:

- minorenni (fino ai 18 anni); oppure

- Inabili di qualunque età, che alla morte del lavoratore o del pensionato siano a carico del medesimo;

- Studenti, fino all’età di 21 anni, che alla morte del lavoratore o del pensionato siano a carico del medesimo, e non prestino attività lavorativa;

- Studenti universitari fino all’età di 26 anni e in ogni caso non oltre il corso legale di laurea, sempre che alla morte del lavoratore o del pensionato siano a carico del medesimo, e non prestino attività lavorativa.

La normativa previdenziale, oltre a prevedere le condizioni appena descritte che evidenziano un concreto bisogno da parte dei figli di un intervento a sostegno a seguito del decesso del genitore, pone inoltre un vincolo importantissimo, cioè che i figli devono essere a carico della persona deceduta, alla data del decesso.

Per carico l’Inps intende che ci sia uno stato di bisogno del figlio superstite determinato dalla sua condizione di non autosufficienza economica. Ci deve dunque essere una condizione di mantenimento del figlio da parte del genitore.

Pertanto la pensione di reversibilità spetta ai figli solo se frequentano ancora una scuola media professionale oppure risultano iscritti all’università. Sempre nei limiti di età di cui sopra.

Tuttavia sottolineiamo che la pensione di reversibilità è un’erogazione da parte dello Stato a favore dei famigliari del beneficiario e non è un bene personale del de cuius; in considerazione del fatto che si può disporre per testamento solamente dei beni di cui una persona è titolare, escludiamo che Lei possa inserire nel Suo testamento una disposizione che prevede che la pensione di reversibilità venga versata soltanto a favore dei Suoi tre figli e non di Suo marito.

 

Avvocato Marta Calderoni

CONTATTA L’AVVOCATO
Prenota subito online
Dove ci trovi
se vuoi incontrarci di persona
Se vuoi incontrarci di persona e conoscerci ci trovi in Via Crocefisso 6 a Milano, presso gli uffici di Avvocato Accanto, tutti i giorni da lunedì a venerdì e su appuntamento anche il sabato. Ti aspettiamo.
mappa avvocato accanto
Non hai trovato ciò che cercavi?
Fai una domanda