La violazione dell'orario di lavoro senza riconoscimento di un corrispettivo è legittima?
In generale la condotta descritta non è legittima.
Per un consiglio sulle attività da intraprendere a sua tutela, va fatta una valutazione della documentazione (contratto di lavoro /lettera di assunzione - buste paga mensili - durata del rapporto - settore e CCNL), delle informazioni dettagliate circa le modalità di svolgimento della prestazione di lavoro (orario, mansioni svolte e inquadramento) su un periodo di lavoro che abbia già una durata significativa (direi almeno 3/4 mesi).
Una volta chiara la modalità di svolgimento della prestazione, potrà contestare al datore di lavoro la violazione delle regole del contratto di lavoro e pretendere il rispetto delle stesse, oltre al corrispettivo per la prestazione effettivamente svolta ed eventualmente, il risarcimento dei danni.
Se il tentativo di dialogo non dovesse sortire alcun effetto, con l'assistenza di un avvocato, potrà agire davanti al Tribunale del lavoro per l'accertamento giudiziale dei diritti violati e la condanna al pagamento di differenze retributive, indennità ed eventualmente anche il risarcimento dei danni e le dimissioni per giusta causa.
Avv. Antonella Martufi