Come è possibile reagire e tutelarsi in caso di molestie omofobe sul luogo di lavoro?
Buongiorno,l'anno scorso sono venuto a conosceza di messaggi e messaggi audio, tra il mio responsabile ed un collega (di livello contrattuale sotto il mio), dove vengo chiamato con termini dispregiativi chiaramente riferiti a mia tendenza omosessuale. Sono stato zitto e ho continuato a svolgere il mio lavoro egregiamente, ma da quella volta ho iniziato a fare caso a tutte le battute anche in mia presenza sempre riferite a questo tema. Posso tutelarmi in qualche modo? Inizialmente pensavo di riferire tutto alla responsabile delle risorse umane. Pensate possa essere utile? Ringrazio anticipatamente.
In attesa dell'adozione di un quadro normativo più stringente in materia di lotta all'omofobia e alla discriminazione legata al proprio orientamento sessuale si sottolinea che, in presenza di fatti illeciti che creano una sensazione di disagio e non permettono al lavoratore di svolgere al meglio le proprie mansioni, è utile parlare con il datore di lavoro, facendo presente la situazione.
Ad esempio è possibile produrre al datore di lavoro le email ingiuriose, oppure il testo di messaggi inviati al telefono, con contenuto particolarmente offensivo.
L'opportunità di informare il datore di lavoro deriva dal fatto che il datore di lavoro deve garantire la salute psicofisica dei dipendenti, anzi ne è responsabile. Pertanto, se non adotta delle soluzioni per risolvere il problema potrebbe essere accusato di inadempimento.
Nei casi più gravi il responsabile delle frasi ingiuriose potrebbe anche subire un procedimento disciplinare e venire licenziato.
Alle azioni di tutela sul luogo di lavoro con interessamento del datore di lavoro, il sogetto offeso ha la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti dei responsabili sia in sede civile (per ingiurie) sia, eventualmente, in sede penale (per diffamazione).
Il consiglio, pertanto, è quello di informare l'azienda su quanto sta accadendo (in particolare i vertici superiori del Suo responsabile), facendo presente che, in mancanza di intervento per far cessare tali condotte, ci si riserverà di agire nelle sedi competenti.