Locazione e spargimenti d'acqua
Gentile avvocato, sono stato locatario di un immobile. Durante la mia permanenza, l'immobile è stato interessato da una perdita d'acqua da un appartamento attiguo che ha causato dei danni, tra cui muffa e sporco diffuso. Ho provveduto autonomamente a far pulire e sistemare l'immobile da un'impresa, facendomi rilasciare regolare fattura. Il locatore dal canto suo ha provveduto a procurare un preventivo per i lavori di sistemazione da effettuare sull'immobile. L'assicurazione del condominio ha liquidato una somma relativa alla fattura per l'intervento di pulizia già effettuato, e relativa al preventivo del proprietario. Il proprietario ha venduto l'immobile, non ha mai effettuato i lavori preventivati, e ha trattenuto il 60% della cifra a me destinata dall'assicurazione come risarcimento per l'intervento di pulizia. La domanda è: ha senso interpellare un legale per recuperare le 600€ che il proprietario non vuole restituirmi? Non si rischia di spenderne altrettante? Nonostante le mie rimostranze, il proprietario non ha intenzione di saldare. Cordiali saluti.
Immobili
(15/01/2017)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
In merito al Suo quesito precisiamo che i lavori di pulizia dei locali da Lei effettuati a seguito delle perdite proveniente dal vicino derivano da una acclarata ed esclusiva responsabilità di terzi (vicino e/o condominio). Versiamo in ipotesi di lavori di natura straordinaria, la cui gestione ed i relativi oneri economici spettano esclusivamente alla proprietà ovvero al terzo che ha cagionato il danno. Nella fattispecie se – come riferisce - la compagnia di assicurazioni ha liquidato relativa fattura a soggetto che non ha sostenuto alcuna spesa concreta, emerge il Suo diritto alla restituzione della somma anticipata. La proprietà si è pertanto illecitamente appropriata di somme senza alcun titolo, con una iniziativa giuridicamente del tutto ingiustificata. Pur trattandosi di un importo relativamente contenuto, è senz’altro opportuno ragionare quantomeno sulla possibilità di provare a recuperare la somma, attraverso un’attività stragiudiziale. Potrà ad esempio valutare la possibiliotà di inviare una diffida al proprietario. Consideri che di regola le spese legali dovrebbero essere sostenute dalla parte in "colpa".
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