occupazione illegittima di un appartamento. Cosa deve fare il proprietario?
La situazione che ci viene rappresentata non è di facile e pronta soluzione per il proprietario di un immobile.
A quest'ultimo, quando un bene di sua proprietà viene abusivamente occupato, non rimane altro da fare che porre in essere un'azione di rivendicazione, per ottenere il riconoscimento del diritto sul bene.
L'azione è imprescrittibile e richiede la dimostrazione del proprio diritto, risalendo ad un acquisto a titolo originario. V'è poi anche l'azione negatoria, per dichiarare l'inesistenza del diritto altrui sul bene e da ultimo l'azione di reintegrazione.
Questo in sede civile.
In sede penale, quando siano ravvisabili reati di furto, danneggiamento e violazione di domicilio, occorre presentare denuncia querela alla Procura della Repubblica, chiedendo l'intervento delle forze di Polizia. Se vi è flagranza di reato, la Polizia è obbligata ad intervenire, senza attendere alcun provvedimento del Magistrato.
Non ci devono però essere accordi tra le parti intercorsi prima dell'occupazione. Bene ha fatto a staccare le utenze, anche se gli occupanti potrebbero attaccarsi abusivamente ad altri impianti in maniera fraudolenta.
Ricordiamo che chi occupa un appartamento non può ottenere la residenza e quindi l'accesso ai servizi del comune, nonchè l'allacciamento alle utenze. Questo in base al principio che chi è contro la legge non esiste per la comunità e non ha diritto ad alcuna prestazione.
Tutto ciò è contemplato nella legge detta "Piano casa" D.L. n. 47 del 28/3/2014, emanata contro l'occupazione abusiva di immobili. Il cambio delle serrature non è consigliabile, perchè potrebbe essere interpretato come esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Avvocato Guido Vecellio