Ho un contratto a tempo determinato che non verrà prorogato: ho diritto alla NASPI?
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato.
In un discorso generale, per quantità si fa riferimento alla durata della prestazione (orario di lavoro) e per qualità, in un rapporto di lavoro subordinato, alla qualifica e al livello di inquadramento.
Esistono dei parametri minimi, fissati dalla contrattazione collettiva, in base ai quali viene determinata la retribuzione minima dovuta (come le mensilità supplementari, ad esempio, la 13^ mensilità e le indennità per ferie, lavoro straordinario e simili).
Se nel contratto di lavoro è previsto un orario part-time, la prestazione oltre l’orario concordato, costituisce una prestazione supplementare (o straordinaria), per la quale ha diritto ad una maggiorazione, di solito percentuale rispetto alla normale retribuzione.
Riguardo al diritto a percepire la NASPI, la scadenza del contratto di lavoro a termine rientra tra le ipotesi per le quali si ha diritto all’indennità. Tuttavia, oltre alla perdita del lavoro, devono ricorrere dei requisiti contributivi e di anzianità, che vanno valutati nel caso concreto.
Avvocato Antonella Martufi