l'infortunio in itinere nel tragitto casa lavoro avvenuto con mezzo privato è indennizzabile?

Salve, mi hanno rifiutato l'infortunio in itinere poiché mi recavo a lavoro con mezzo privato. Posso contestarlo visto che disto dalla metro 1,2 km ed impiego circa 1 ora, per arrivare al lavoro con i mezzi pubblici, a fronte dei 20 minuti con mezzi privati? Grazie

Diritto del lavoro (26/06/2019)
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Autore:
Avvocato Egidio Rossi
Diritto del lavoro, Separazione divorzio e modifica delle condizioni, Divorzio breve, Condominio, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Locazioni ad uso abitativo, Immobili
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Risposta:

La questione non è di semplice soluzione in un breve e, necessariamente, sommario riscontro, tuttavia si possono esaminare alcuni importanti aspetti in merito all'infortunio in itinere avvenuto con mezzo di trasporto privato.

A riguardo l'INAIL ha chiarito che per il riconoscimento dell'infortunio in itinere occorso con l'utilizzo del mezzo privato devono sussistere le seguenti condizioni:

- sussistenza del nesso causale tra percorso seguito ed evento (percorso normale casa - lavoro - casa);

- sussistenza di una correlazione, sia pure occasionale, tra l'itinerario seguito e l'attività lavorativa (percorso non seguito per ragioni personali o non collegato con gli orari di lavoro non è compatibile con l'infortunio in itinere);

- la necessità dell'uso del mezzo privato, tenendo conto degli orari di lavoro e gli orari dei mezzi pubblici, della eventuale carenza o inadeguatezza dei mezzi pubblici, della distanza tra posto di lavoro e abitazione al fine di verificare la percorribilità a piedi, o meno.

Sull'ultimo aspetto, l'INAIL ha considerato ragionevole (e, quindi indennizzabile) l'uso del mezzo privato al ricorrere dei seguenti requisiti:

1) per quanto riguarda la lunghezza del percorso da effettuare a piedi tra casa e la più vicina fermata del servizio pubblico, può considerarsi "irragionevole", e dunque tale da giustificare l'uso del mezzo privato, una distanza superiore ad 1 km per ogni tragitto;

2) per quanto riguarda gli orari dei servizi pubblici rispetto all'orario di lavoro, possono considerarsi "irragionevoli" e, dunque, tali da giustificare l'uso del mezzo privato di trasporto, attese superiori complessivamente ad un'ora.

Ovviamente gli aspetti che sono stati illustrati dovranno essere esaminati sulla base della Sua situazione concreta, ma parrebbero esservi gli estremi per valutare l'opportunità di contestare la decisione di diniego del riconoscimento di infortunio in itinere.

Avvocato Egidio Rossi 

 

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