Impedito godimento dell'immobile preso in locazione
Tre anni fa ho preso in affitto un bilocale. All’inizio tutto bene, poi a partire dall’estate appena trascorsa il proprietario, che abita affianco al mio appartamento ed è anche il costruttore della palazzina dove abitiamo, ha cominciato a fare tutta una serie di dispetti a me e alla mia compagna: ad esempio ci ha interrotto a sprazzi la fornitura d’acqua, ha cambiato la serratura del cancello d’ingresso senza consegnarci le chiavi, il citofono ha cominciato a non funzionare più etc… insomma ora è diventato impossibile continuare la locazione e così ho deciso di andarmene immediatamente. L’ho comunicato al proprietario il quale è andato su tutte le furie, minacciandomi e ingiuriandomi e dicendo che comunque non accetta l’appartamento indietro. Come posso uscire da questa spiacevole situazione?
Immobili
(26/02/2016)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
Innanzitutto, se non sono trascorsi ancora tre mesi dai fatti sopraccennati, consiglio di sporgere querela nei confronti del proprietario per la sua illegittima condotta. Venendo al rapporto di locazione, innanzitutto è bene che il conduttore comunichi al locatore (ossia il proprietario) la sua intenzione di recedere dal contratto immediatamente a causa dei comportamenti illeciti di cui quest’ultimo si è reso responsabile - comportamenti che verosimilmente, da quanto si comprende, pregiudicano il godimento dell’immobile, così integrando gli estremi dei gravi motivi di recesso - a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Dopodiché, in assenza di contestazioni da parte del proprietario, vanno concordati tra le parti termini e modalità di riconsegna dell’immobile. La riconsegna dell’immobile è importante che avvenga insieme alla redazione di un verbale che descriva le condizioni in cui si trova l'immobile al momento della consegna. Il verbale dovrebbe quindi essere sottoscritto dalle parti. In caso di contestazioni da parte del proprietario circa la fondatezza del recesso sarà necessario – in assenza di accordo – ricorrere all’autorità giudiziaria per ottenere una sentenza che accerti la situazione in via definitiva legittimando il rilascio dell’immobile.
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