Come si devolve l'eredità ai nipoti?
Nella Sua esposizione non ha specificato se il defunto avesse lasciato testamento o meno, trent'anni fa.
Ad ogni modo, riteniamo opportuno evidenziare quanto segue.
Quando la successione ereditaria avviene in assenza di un testamento, si apre una successione c.d. legittima, in quanto la sorte dei beni è disciplinata dalle disposizioni della legge.
Per capire dunque a chi debba devolversi l’eredità, occorre esaminare innanzitutto il disposto dell’art. 565 del codice civile, intitolato “categorie dei successibili”, che fornisce il seguente, dettagliato, elenco dei soggetti chiamati all’eredità, in rigoroso ordine di prevalenza:
- coniuge, 2. discendenti, 3. ascendenti, 4. collaterali, 5. altri parenti 6. Stato italiano.
Le suddette categorie di successibili sono collocate in un ordine ben preciso: vi sono tre classi di successibili ex lege, formate rispettivamente dai parenti, dal coniuge e dallo Stato.
All'interno delle prime due classi (parenti e coniuge) sono distinguibili diversi ordini, fra i quali vige un rigoroso criterio di preferenza: cioè i successibili che appartengono ad un dato ordine escludono i componenti l'ordine successivo e sono a loro volta esclusi dai membri degli ordini anteriori.
Se, dunque, al momento della morte di Suo zio, costui ha lasciato una moglie e dei fratelli (per esempio Suo padre), non comprendiamo come Lei potesse essere chiamata all'eredità di costui, stante il disposto dell'art. 565 ed il rigoroso ordine di prevalenza delle varie categorie di successibili.
Segnaliamo comunque che non è possibile che eventuali diritti successori vantati nei confronti di Suo zio possano essere fatti valere nei confronti della moglie di costui, deceduta due anni fa.