Alla morte della madre, in che quote succedono i figli?
Per rispondere al Suo quesito, e capire come sarà ripartita l'eredità alla morte di Sua madre, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.
Occorre innanzitutto distinguere tra le seguenti ipotesi:
- se Sua madre decederà lasciando un testamento, si aprirà una successione testamentaria e si osserveranno le disposizioni in esso contenute;
- qualora invece Sua madre deceda senza lasciare un testamento, si aprirà una successione c.d. legittima in quanto la sorte dei beni che compongono la massa ereditaria sarà disciplinata dalle disposisioni di legge.
Per capire dunque a chi debba devolversi l’eredità, occorre esaminare innanzitutto il disposto dell’art. 565 del codice civile, intitolato “categorie dei successibili”, che fornisce il seguente, dettagliato, elenco dei soggetti chiamati all’eredità, in rigoroso ordine di prevalenza:
- coniuge, 2. discendenti, 3. ascendenti, 4. collaterali, 5. altri parenti 6. Stato italiano.
Le suddette categorie di successibili sono collocate in un ordine ben preciso: vi sono tre classi di successibili ex lege, formate rispettivamente dai parenti, dal coniuge e dallo Stato.
All'interno delle prime due classi (parenti e coniuge) sono distinguibili diversi ordini, fra i quali vige un rigoroso criterio di preferenza: cioè i successibili che appartengono ad un dato ordine escludono i componenti l'ordine successivo e sono a loro volta esclusi dai membri degli ordini anteriori.
I soggetti ai quali si devolverà l’eredità di Sua madre saranno dunque - in assenza di coniuge - i due discendenti, ossia Lei e Suo fratello. A tal proposito precisiamo che, a norma dell'art. 566 c.c., i figli succedono al padre e alla madre in parti uguali: non è dunque possibile che a Suo fratello spetti il 75% dell'eredità, come costui cerca di sostenere.