Come sciogliere la comunione ereditaria?
Buongiorno Avvocato, le vorrei sottoporre una questione che è derivata dal decesso di mia sorella avvenuto ca. ... anni fa. Abitava in un appartamento di sua proprietà assieme al suo unico figlio allora ...enne. Era altresì separata dal marito che abitava altrove. Ora l' appartamento è adibito alla residenza familiare del figlio di cui era ed è residente e si mantiene ricevendo un assegno dal padre che gli rimborsa anche le spese straordinarie in virtù di una sentenza di un giudice. La quota ereditaria dell'appartamento è stata divisa in parti uguali con l'ex marito che ora pretende ricevere dal figlio le chiavi di casa. Inutile dire che il figlio non ha intenzione di cedere alla richiesta del padre. Vorrei capire se esiste un obbligo per cui il padre detenga le chiavi di casa o si potrebbe profilare una invasione della privacy? Grazie in anticipo
Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.
La situazione da Lei descritta è una comunione ereditaria: a seguito del decesso di Sua sorella, infatti, il marito ed il figlio della donna sono diventati eredi comproprietari di un appartamento, attualmente occupato dal ragazzo.
Nella comunione, ogni comproprietario ha facoltà di godimento della cosa comune nella sua interezza, purché non ne alteri la destinazione d’uso e non impedisca agli altri comproprietari di farne parimenti uso secondo il proprio diritto: è dunque legittima la richiesta del padre di ricevere le chiavi dell'immobile.
Tuttavia, in considerazione del fatto che il figlio non intende ottemperare alla richiesta del padre, è necessario porre fine alla situazione di comunione, mediante la divisione.
Consigliamo pertanto al figlio di inviare una formale lettera al padre, per domandare lo scioglimento della comunione, con conseguente divisione del bene o la vendita.
Il padre potrebbero aderire a tale richiesta e cedere la propria quota al figlio o concordare circa la vendita dell’intero immobile a terzi.
In caso di disaccordo, invece, se il figlio è comunque intenzionato a sciogliere la comunione, dovrà attivare un procedimento presso il Tribunale del luogo ove si trova l’immobile mediante atto di citazione.
Con tale procedura - che è una causa civile a tutti gli effetti - verrà effettuata una perizia sul valore dell’immobile, si procederà alla divisione ed all’accertamento delle rispettive quote e, laddove persista la mancanza di un accordo tra i coeredi, il Tribunale disporrà la vendita all’asta dell’immobile.
Avvocato Marta Calderoni