Fine dell'unione civile. Chi ha diritto al mantenimento?

buongiorno, sono un italiano e dopo 4 anni di relazione con un ragazzo passaporto russo (residenza per studio a praga con permesso di soggiorno a praga) sto pensando all'unione civile poiché senza unione civile il mio compagno non ha permesso italiano e non può nemmeno lavorare in italia. tuttavia la mia domanda è come mi posso tutelare? cioè io ho un lavoro una casa un auto e lui nulla quindi se dovesse finire cosa succede ovviamente farei d'accordo con lui SEPARAZIONE DEI BENI ma si può fare un contratto pre unione civile firmato da entrambi poiché anke lui è d'accordo a disciplinare ciò che accade dopo la fine dell'unione?? io non vorrei essere costretto a mantenerlo pagandogli un affitto e passando alimenti. come posso evitare questo? lui ha 25 anni io 42. in attesa grazie
Unioni civili e Convivenza (20/11/2018)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Il regime delle unioni civili recepisce la  disciplina del matrimonio civile (o ad effetti civili).

In relazione ai c.d. accordi o patti prematrimoniali, il nostro Ordinamento esprime un netto divieto.

Non è infatti permesso ai futuri coniugi e/o uniti accordarsi circa termini e condizioni, che disciplinino un eventuale regime di separazione o divorzio.

Tali patti, si ritiene in giurisprudenza, violerebbero addirittura la Costituzione, laddove riconosce un principio di difesa attuale e efficace per ogni individuo. Tale principio sarebbe violato da una disposizione tanto anticipatoria nelle tempistiche. 

In coerenza con tale schema, anche per le unioni civili è previsto che, all'atto di cessazione delle stesse per venire meno del rapporto, il Giudice possa decidere con sentenza di imporre ad una delle parti di versare con cadenza mensile a beneficio dell'altra parte un assegno di mantenimento, quando la parte beneficiaria fosse sprovvista di redditi idonei.

Tale decisione è tuttavia assunta dopo una articolata ed approfondita valutazione: sono infatti esaminate le condizioni delle rispettive parti, i motivi della decisione di separarsi/divorziare, il contributo personale ed economico apportato da ogni parte in regime di unione civile, i rispettivi redditi.

Badi bene: all'unito cui venga riconosciuto un assegno di mantenimento, spetta anche una perecentuale del tfr dell'altro unito, in misura del 40% del tfr percepito per gli anni di durata dell'unione. 

 

Avvocato Fabrizio Tronca

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