La mia compagna cambia residenza per motivi di lavoro. Pregiudica il dovere di coabitazione?
Buonasera, la mia domanda è questa: sono unita civilmente con la mia compagna, ma tra un paio di settimane lei dovrà trasferirsi a Milano per lavoro e dovrà necessariamente prendere la residenza lì per avere le agevolazioni aziendali per l'affitto. Il dovere alla coabitazione dunque viene meno? Perdiamo i nostri diritti? Grazie per la vostra risposta.
La convivenza, così come l'obbligo di reciproca assistenza morale e materiale nella coppia, è un dovere discendente dalla conclusione dell'unione civile.
Tale dovere discende dal presupposto e allo stesso tempo dalla necessità di riconscere e accertare l'effettività di un vincolo e l'esistenza di una relazione familiare.
Poste queste considerazioni, è noto che un individuo non risolve la propria esistenza ed il proprio essere solo nel rapporto di coppia, ma asseconda anche esigenze pertinenti altri diritti.
Trattiamo quindi del diritto al lavoro, alla libera circolazione, dell'interesse a tutelare le aspirazioni e/o necessità personali (carriera, sostentamento).
Il trasferimento per motivi di lavoro è pertanto, oltre ad una vicenda ordinaria e ricorrente della vita comune di molti cittadini, frutto di una esigenza legittima per sostenere sè stessi e lo stesso nucleo familiare.
Il cambio di residenza per motivi di lavoro non incide quindi minimamente sull'essenza e sull'efficacia dell'unione civile.
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Ma svolte tali premesse pratiche, v'è di più.
Non è previsto un organo terzo esterno o un'Autorità che possa sindacare, atuonomamente e senza richiesta degli interessati (la coppia) circa la permanente sussitenza dei presupposti di efficacia dell'unione.
L'unione civile, come il matrimonio, sotto il profilo civilistico e privato è vicenda intima, personale e, nel caso, solo un componente la coppia potrà motivare la richiesta di scioglimento, argomentando come la distanza pregiudichi il rapporto.
Il fatto non è pertanto nemmeno oggetto di indagine e/o competenza autonoma di soggetti terzi.
Avvocato Fabrizio Tronca