Unione civile e convivenza con cittadino straniero
Giova precisare innanzitutto che l’unione civile è un istituto riservato alle coppie same sex (ovvero, dello stesso) e quindi non può essere concluso da una coppia eterosessuale. A due adulti dello stesso sesso, che siano liberi da vincoli matrimoniali e di formale convivenza e che non vogliano unirsi in matrimonio, il nostro Ordinamento riserva l’istituto della convivenza. La formalizzazione della convivenza avviene secondo due step, qualora voglia conferirsi a tale istituto degli effetti di legge: a. dichiarazione di convivenza (da trasmettere all’anagrafe locale), con la quale si acquisiscono diritti c.d. sociali (assistenza tra i conviventi, permessi per visite in ospedale e carcere, tra gli altri). Si tratta di un mero modulo da consegnare agli uffici pubblici. b. contratto di convivenza, mediante il quale si sceglie un regime patrimoniale e vengono disciplinati tutti gli aspetti puramente economici della convivenza. *** Ciò precisato, come evidente, per poter concludere un contratto di convivenza e ancora prima per dichiararla all’anagrafe è presupposto indefettibile e necessario che entrambi i candidati conviventi abbiano la residenza sul territorio italiano. (trattiamo, infatti, del fondamento della c.d. stabile convivenza). Pertanto se la persona cui Lei fa riferimento nella Sua, risulti ancora regolarmente iscritta all’anagrafe di Sassari (pertanto munita di attuale e corretta residenza sul suolo Italiano), questa potrà costituire e formalizzare una convivenza con il compagno convivente (o la compagna: naturalmente se si tratta di coppia dello stesso sesso, potrà anche procedersi con l’unione civile). La convivenza così formalizzata dà diritto al cittadino straniero a richiedere ed ottenere un permesso di soggiorno o, più correttamente, della carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino UE. Tale documento consentirà a tutti gli effetti di stabilirsi in Italia senza ulteriori formalità.