Unione civile e comune residenza
Salve, il mio compagno brasiliano arriverà a breve in Italia con visto turistico (durata 90 giorni). In questo periodo vorremmo contrarre unione civile in modo che lui possa richiedere regolare permesso di soggiorno, lavorare e convivere stabilmente in italia con me. Il mio dubbio è legato alla residenza in quanto lui non ne avrà una e credo che con visto turistico non ne possa fare richiesta. La residenza è necessario per contrarre l'unione civile o è necessario il solo nulla osta del consolato? Mi può dare qualche dettaglio in merito?
Unioni civili e Convivenza
(11/01/2018)
Avvocato Fabrizio Tronca
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Risposta:
La richiesta per concludere l’unione civile pretende che siano indicate, per entrambi i componenti la coppia, nome e cognome, data e luogo di nascita, cittadinanza e luogo di residenza. La comune residenza, quantomeno all’atto costitutivo dell’unione (poi per esigenze di lavoro o contingenti, come per tutte le coppie, è possibile anche allontanarsi a tempo determinato) deve assolutamente sussistere ed è presupposto irrinunciabile, per formalizzare l’unione: di fatto, la coppia deve essere già convivente all’atto della domanda. Naturalmente, per poter indicare la residenza sul territorio italiano, entrambi i richiedenti debbono essere registrati all’anagrafe. Per tali motivi, non è sufficiente essere presente sul territorio con un permesso o visto turistico, che non giustifica l’iscrizione ai registri dell’anagrafe. Sarà quindi necessario conseguire un titolo o una motivazione che consenta al Suo partner di trattenersi regolarmente in Italia (permesso di soggiorno per lavoro e/o studio, ad esempio) e quindi iscriversi all’anagrafe e fissare la comune residenza con Lei.
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