Successione tra conviventi. Come sono disciplinati i diritti ereditari?

Salve, io e la mia compagna conviviamo e abbiamo una figlia di 4 anni. Non essendo sposati, è consigliabile che ciascuno di noi faccia testamento nominando erede della quota disponibile il partner o la presenza di una figlia rende superfluo il testamento?
Eredità e Successioni (23/04/2019)
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Autore:
Avvocato Guido Vecellio
Diritto bancario e Cartelle esattoriali, Condominio, Recupero Crediti
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Risposta:

Conviventi di fatto sono due persone maggiorenni, unite da stabili legami di coppia affettivi e da reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, da matrimonio e da unione civile. Così la legga Cirinnà del 2016.

Nella coppia che ha una stabile convivenza, ma non ha contratto matrimonio o unione civile, il partner che sopravvive all'altro non ha alcun diritto ereditario, se non in presenza di testamento. In questo caso il defunto potrà disporre, sempre nel rispetto della quota di legittima, a favore del partner convivente solo per la parte disponibile del suo patrimonio.

Non c'è comunione di beni ed in presenza di figli non vi sono altri legittimari.In presenza di figli minori, nella denegata ipotesi di morte dei genitori conviventi, è consigliabile inserire nel testamento il nominativo della persona che dovrà prendersi cura, post mortem, dei minori.

 

Avvocato Guido Vecellio

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