Successione e accesso a dati personali del defunto
Chiedo chiarimenti in merito ad una successione tra fratelli: 8 fratelli, muore il fratello sacerdote, quindi non ha eredi legittimi. Lascia un testamento olografo, regolarmente pubblicato dopo la morte, nel quale lascia i "risparmi" alla sorella (unica sorella, tutti maschi gli altri). I fratelli hanno diritto comunque di avere la documentazione bancaria relativa agli ultimi 10 anni o trattasi di violazione della privacy, nel caso in cui la banca consegni la documentazione stessa agli altri fratelli?
Eredità e Successioni
(09/10/2017)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
Per quanto riguarda la Sua richiesta, brevemente Le riportiamo le regole della successione previste dal nostro codice civile: “A colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, succedono i fratelli e le sorelle in parti uguali”, Detto ciò, il nostro legislatore non ha previsto per i fratelli/sorelle una quota di legittima che deve essere tutelata in sede id testamento (prevista per il coniuge, figli e ascendenti). Pertanto, il de cuius poteva correttamente disporre di tutto il suo patrimonio tramite il testamento. I fratelli esclusi non sono ritenuti nemmeno eredi in tal caso. Premesso ciò, la legge sulla protezione dei dati personali consente l'accesso ai dati di persone decedute da parte di "chiunque vi abbia interesse". Pertanto, sicuramente gli eredi hanno diritto di accedere a tutti i dati personali dei defunti relativi a rapporti intrattenuti da questi ultimi con un istituto bancario e con una società di assicurazione, fatta eccezione per quei dati che siano riferibili a terzi. Nel Suo caso, è necessario valutare se vi l’interesse richiesto dal legislatore che possa giustificare tale accesso.
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