Come si gestisce una separazione con figli minori e casa coniugale?

Buon giorno, avrei bisogno di chiedere alcune informazioni, sono sposata con una bimba di 5 anni. In caso di separazione vorrei sapere quali sono i miei diritti, abbiamo acquistato una casa, spetterebbe a me di diritto restarci con la bambina? E che tipo di sostegno economico posso chiedere a mio marito? Entrambi lavoriamo. Grazie.

Separazione divorzio e modifica delle condizioni (14/12/2020)
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Autore:
Avvocato Egidio Rossi
Diritto del lavoro, Separazione divorzio e modifica delle condizioni, Divorzio breve, Condominio, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Locazioni ad uso abitativo, Immobili
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito bisogna distinguere diversi aspetti, il primo dei quali riguarda l'assegnazione della casa coniugale.

Occorre sottolineare che, in caso di presenza di figli minori, l'assegnazione della casa coniugale è decisa (sopratutto in fase di contenzioso) esclusivamente nell'interesse del minore, che deve continuare a vivere nell'ambiente nel quale è cresciuto e nel quale ha stabili contatti (scuola, conoscenze, servizi logistici).

Di conseguenza, la casa coniugale viene, di regola, assegnata al coniuge collocatario del figlio minore.

Il figlio minore, inoltre, ha diritto ad essere mantenuto dai genitori fino al raggiungimento dell'indipendenza economica, pertanto in sede di separazione dovrà essere stabilita anche la quota di mantenimento del figlio che il genitore non affidatario (ovvero il genitore che deve abbandonare la casa nel quale vivrà il figlio minore) dovrà versare periodicamente.

Infine, per quanto riguarda l'eventuale mantenimento che spetta a uno dei coniugi, bisogna far riferimento a diversi aspetti.

Come noto, infatti, la Cassazione ha recentemente affermato il principio che, per stabilire il diritto di un coniuge al riconoscimento di un importo a titolo di mantenimento, bisogna valutare diversi fattori e non limitarsi all'eventuale valutazione del diverso reddito dei coniugi separandi.

In particolare, se ciascuno dei coniugi è in grado di dimostrare di avere un reddito tale da potersi mantenenere autonomamente, indipendentemente dal precedente tenore di vita, l'assegno di mantenimento potrebbe non essere dovuto.

Inoltre, come emerge da una recente sentenza della Corte di cassazione, tra i fattori che possono incidere sull'assegno di mantenimento nel senso di negarne l'attribuzione rientrano l'effettiva capacità di produrre reddito anche in considerazione dell'età, il tenore di vita e la breve durata della coabitazione (Cass. n. 13902/2019).

Infine, il coniuge che chiede l’assegno deve dimostrare di essere nella condizione di non potersi mantenere da solo per questioni indipendenti dalla sua volontà.

Pertanto, su quest'ultimo aspetto è evidente che si potrebbero fare approfondimenti soltanto conoscendo la situazione concreta ed effettiva di entrambi i coniugi.

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