Il genitore si riscopre omosessuale. È in pericolo l’affidamento del figlio?
Una mia amica da più di 2 anni si é separata no legalmente marito dopo aver scoperto ripetuti tradimenti Ho un lavoro stabile partime per occuparsi a 360gradi del figlio con lo spettro autistico di 8 anni(il marito Non è presente) Quelle poche volte che esce il piccolo lo lascia Alla madre ma non conduce una vita squilibrata, né beve né i droga Da un annetto si é scoperta omosessuale e vorrebbe divorziare a tutti gli effetti m h pur di perdere il figlio È possibile non avere l' affidamento del figlio solo perché è omosessuale?
Innanzitutto prima di procedere con il divorzio è necessario conseguire la separazione legale, mediante sentenza del Tribunale o accordo omologato dalla medesima Autorità.
Già in sede di separazione, così come nella successiva procedura di divorzio, i genitori possono accordarsi circa l'esercizio dei propri diritti/doveri verso i figli.
In assenza di accordo tra i genitori (c.d. separazione e/o divorzio consensuale) sarà il Tribunale a stabilire presso quale genitore sarà collocato il figlio minore, come e quanto frequenterà il genitore non collocatario, il regime di mantenimento a beneficio del figlio.
*****
Precisato che l'affido del minore è quel potere di entrambi i genitori con il quale si esercita la responsabilità genitoriale (una volta chiamata patria potestà), quindi il diritto/dovere di provvedere - insieme - al mantenimento, all'educazione ed all'istruzione della prole, osserviamo come non possa essere sottratto ad un genitore per il solo fatto che questi sia omosessuale.
L'orientamento omosessuale di una persona non comporta in automatico che perda la responsabilità genitoriale.
In forza dell'art. 330 del Codice Civile "Il giudice può pronunziare la decadenza dalla responsabilità genitoriale [c.c. 320] quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio. In tale caso, per gravi motivi, il giudice può ordinare l'allontanamento del figlio dalla residenza familiare ovvero l'allontanamento del genitore o convivente che maltratta o abusa del minore".
Vediamo pertanto come i criteri per valutare la permanenza in capo al genitore della responsabilità genitoriale riguardino il rispetto dei doveri imposti dal ruolo (accudimento, educazione, mantenimento, tra gli altri) e non la sfera personale intima del genitore stesso.
Avv. Fabrizio Tronca