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Lavoro e tutela di una maternità a rischio

buongiorno, sono dipendente a tempo indeterminato di una società di telefonia, impiegata dal 2002 presso la medesima azienda con contratto full time. A seguito rientro dalla maternità (maternità a rischio + maternità facoltativa), ho richiesto e mi è stato concesso, di rientrare con contratto part time della durata di un anno con scadenza al 01/04/2018 (part time non rinnovato e quindi sono tornata full time dalla data odierna). Ho però scoperto di essere nuovamente in attesa e vorrei sapere se ho degli obblighi verso la mia azienda, qualora dovessero sorgere nuovamente delle difficoltà e quindi fosse necessario nuovamente assentarmi per maternità a rischio. E' necessario svolgere la mansione full time per un minimo di tempo prima di poter stare a casa? Grazie

Diritto del lavoro (07/04/2018)
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Autore:
Avvocato Egidio Rossi
Diritto del lavoro, Separazione divorzio e modifica delle condizioni, Divorzio breve, Condominio, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Locazioni ad uso abitativo, Immobili
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito occorre premettere che sarebbe opportuno conoscere il CCNL riferito alla Sua categoria lavorativa, in quanto le norme che regolamentano la possibilità di trasformazione del rapporto di lavoro, da full time a part time in caso di maternità, sono regolamentate proprio dal CCNL di riferimento.

Ad esempio, nel CCNL Commercio il riferimento è all'art. 90 a norma del quale "al fine di consentire ai lavoratori assunti a tempo pieno indeterminato l'assistenza al bambino fino al compimento del terzo anno di età, le aziende accoglieranno, nell'ambito del 3 per cento della forza occupata nell'unità produttiva, in funzione della fungibilità dei lavoratori interessati, la richiesta di trasformazione temporanea del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale da parte del genitore.Nelle unità produttive che occupano da 20 a 33 dipendenti non potrà fruire della riduzione dell'orario più di un lavoratore. Il datore di lavoro accoglierà le richieste in funzione della fungibilità dei lavoratori interessati ed in base al criterio della priorità cronologica della presentazione delle domande. La richiesta di passaggio a part time dovrà essere presentata con un preavviso di 60 giorni e dovrà indicare il periodo per il quale viene ridotta la prestazione lavorativa e avrà decorrenza solo successivamente alla completa fruizione delle ferie e dei permessi retribuiti residui".

Non sembrerebbero ravvisarsi disposizioni che impongono un tempo minimo di svolgimento del full time dopo il rientro al lavoro, anche perchè in presenza di gravidanza a rischio (così come per la gravidanza in generale), accertata la sussistenza della stessa e a richiesta della lavoratrice, scattano le tutele di legge relative al periodo di astensione a tutela della maternità.

 

 
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