vendita di un immobile sottoposto a vincolo.Che fare?
Salve, mio figlio , dopo aver fatto proposta d'acquisto per appartamento venduto da privato , tramite agenzia , versando un assegno di 5000 euro, ha avuto problemi al momento del preliminare presso notaio, in quanto quell'appartamento costruito in cooperativa non può essere venduto perchè ci sono dei vincoli. L'agente sostiene che il vincolo di prezzo massimo di cessione , può essere rimosso dal venditore, ma servono mesi per ottenerlo. Mio figlio ha deciso di non voler più acquistare la casa in quanto , non era stato informato, l'agente tentenna nel ritenere nulla la proposta, e non vuole restituire caparra. SECONDO ME QUELLA CASA NON ANDAVA MESSA IN VENDITA , PERTANTO LA PROPOSTA è NULLA.
La proposta di acquisto altro non è che la dichiarazione dell'acquirente di voler acquistare un certo bene ad un determinato prezzo.Viene redatta su moduli prestampati forniti dalle agenzie immobiliari ed è accompagnata dal versamento di una somma di danaro a titolo di caparra.
La proposta impegna solo la parte che l'ha sottoscritta.
Nel caso che ci occupa viene trattata da un'agenzia immobiliare la vendita di un appartamemto che non può essere commercializzato, perchè sottoposto a vincoli, come spesso accade quando ci sono di mezzo cooperative o immobili in edilizia convenzionata..
L'agenzia immobiliare non poteva non conoscere questo fatto e non ha agito e svolto la sua attività in modo neutrale, senza favorire una parte a scapito dell'altra e fornendo sempre tutte le informazioni su condizioni e circostanze che possono influire sulla compravendita.
Pertanto riteniamo legittima la tutela del vostro diritto, attesa la condotta poco professionale dell'agente immobiliare unitamente al proprietario venditore, diffidandoli e chiedendo l'immediata restituzione della somma versata ed il risarcimento del danno dato il tempo trascorso.
Avvocato Guido Vecellio