eredità di titoli e azioni. Erede subentra nella stessa posizione del defunto?
Se il defunto è intestatario di un deposito titoli, il portafoglio, con la giacenza alla data della morte, entra nella massa ereditaria.
Colui che viene chiamato all'eredità non eredita il valore del titolo in danaro al momento della morte dell'intestatario, ma viene trasferita l'intera titolarità del titolo, che sarà riscosso alla scadenza pattuita col defunto, al momento della sottoscrizione dell'investimento.
L'erede subentra nella stessa posizione del defunto per quanto riguarda la tipologia dei titoli, il loro quantitativo e la scadenza.La banca, acquisita tutta la documentazione successoria, quella relativa all'adempimento degli obblighi fiscali e quindi avvenuta la conclusione della pratica di successione con l'Agenzia delle Entrate, può disporre la vendita solo se l'ordine viene sottoscritto da tutti gli eredi, che dovranno impartire inoltre disposizioni ( firmate da tutti ) volte ad indicare su quali rapporti far accreditare il controvalore.
Ciò premesso, il problema non è la vendita dell'intero portafoglio, ma la titolarità dei rapporti in capo agli eredi.E' comunque sempre opportuno esaminare il contratto stipulato tra banca e defunto, al fine di verificare la presenza di clausole particolari.
Avvocato Guido Vecellio