Divisione immobile ereditato: che fare?

Buonasera se tre fratelli ereditano una casa e uno vorrebbe venderla mentre gli altri due no....come si risolve il problema? i due che non vogliono vendere devono liquidare il terzo? La casa non è divisibile in tre. Grazie
Eredità e Successioni (26/09/2016)
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Autore:
Avvocato Livia Achilli
Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Sovraindebitamento, Immobili, Famiglia
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Risposta:
La questione che ci sottopone merita precisare da principio che l’apertura della successione ha creato una comunione tra eredi, realizzatasi, in concreto, nella comproprietà dell’immobile. Prendendo le mosse da tale dato di fatto e giuridico, esponiamo che il coerede/comproprietario che non voglia più partecipare alla comunione, non è legato in tal senso ed ha il pieno diritto di svincolarsi. Nel caso di specie, occorre capire come possa liberarsi dalla comunione di sua iniziativa, ovvero su accordo tra tutti gli eredi. Il secondo aspetto è il più agevole, posto che comporta due soluzioni, a Lei già note: vendere l’intera proprietà dell’immobile e suddividere pro quota la liquidità ricavata. i due coeredi pagano al comunista uscente il valore della quota di cui è titolare e per l’effetto diventano esclusivi comproprietari dell’immobile. Posto quanto Lei ci ha spiegato, ovvero la non volontà di vendere l’immobile, la seconda opzione parrebbe la più percorribile, verificata la diponibilità economica dei due coeredi venditori e, naturalmente, la volontà a comprare 1/3 dell’immobile. *** Qualora non si realizzasse alcuna delle ipotesi ed opzioni sopra elencate, è possibile per il coerede che voglia fuoriuscire dalla comunione, avendone pienamente diritto, adire la via giudiziale, richiedendo la divisione giudiziale. La procedura di divisione giudiziale si attiva, infatti, quando i coeredi non concordano sul fatto di dividere il bene di cui sono comproprietari (o non concordano sulle modalità per la divisione) In tale ipotesi si apre un vero e proprio processo, all’esito del quale il Giudice dispone la vendita all’incanto dell’immobile, stabilendo le condizioni (tempistiche, prezzo). Come emerge chiaramente, il rischio di tale soluzione è “perdere” la proprietà dell’immobile, pur incassandone il prezzo. Un’ultima ipotesi è riservata sempre alla competenza del Tribunale, ma presuppone che vi sia tra tutti i coeredi accordo a vendere, ma non accordo su modalità e/o prezzo; in tal caso si accede alla domanda congiunta di divisione e un incaricato/delegato del Tribunale si occuperà della vendita e della divisione pro quota.
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