Presentata dichiarazione di successione. Posso rinunciare all'eredità?
La dichiarazione di successione, atto da compiersi entro un anno dal momento della morte del de cuius, ha natura fiscale e conservativa.
La nostra giurisprudenza ritiene che gli atti conservativi non determinino l’accettazione dell’eredità. Ciò è a dire che la dichiarazione di successione non è un atto ritenuto incompatibile con la volontà di rinunciare[1].
Infatti “l'accettazione tacita di eredità può desumersi soltanto dall'esplicazione di un'attività personale del chiamato tale da integrare gli estremi dell'atto gestorio incompatibile con la volontà di rinunziare, e non altrimenti giustificabile se non in relazione alla qualità di erede, con la conseguenza che non possono essere ritenuti atti di accettazione tacita quelli di natura meramente conservativa che il chiamato può compiere anche prima dell'accettazione, ex art. 460 c.c..”
Nel caso che ci sottopone, pertanto, osserviamo come ancora – in astratto – possa rinunciarsi all’eredità: valuti infatti come il termine per accettare o rinunciare è di 10 anni, dal momento della morte.
L’eccezione è costituita solo dall’eventuale possesso del chiamato all’eredità dei beni del de cuius; in tal caso, il termine per rinunciare è di soli 3 mesi dal decesso.
Ad esempio, ove la de cuius avesse lasciato nel proprio patrimonio un immobile e il chiamato all'eredità lo avesse occupato o abitato, entrandone quindi in possesso ed atteggiandosi quale proprietario, decorsi tre mesi dalla morte sarebbe decaduto dalla facoltà di rinunciare all'eredità.
Cass. civ. Sez. II, Sent., (ud. 13-09-2016) 31-10-2016, n. 22017