Convivenza di fatto e diritti sull'eredità
Il nostro Ordinamento con la Legge Cirinnà ha introdotto la convivenza di fatto ed il contratto di convivenza.
Perchè tale rapporto abbia pertanto degli effetti di legge, è necessario trasmettere la dichiarazione di convivenza di fatto al Comune (che fa sorgere alcuni diritti, quali: possibilità di visita in ospedale/carcere del convivente; di diventare tutore del convivente in caso di inabilità; di permanere con un diritto di abitazione presso la casa del convivente per un determinato termine di anni dopo lo scioglimento della convivenza).
È altresì possibile disciplinare gli aspetti economici del rapporto di coppia, con il contratto di convivenza: con tale strumento può scegliersi il regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni) ed i termini dell'apporto economico di ciascun convivente alla relazione.
****
Ciò precisato, osserviamo che la convivenza di fatto non dà diritto alla pensione di reversibilità del convivente deceduto ed è altresì esclusa la successione ereditaria.
Il convivente sopravvissuto, pertanto, al decesso del compagno non avrà alcun diritto discendente dal rapporto.
Solo il matrimonio (o l'unione civile tra coppie samesex) fa maturare il diritto alla pensione di reversibilità ed all'eredità.