Quando l'attività del lavoratore dipendente può considerarsi in concorrenza con il datore di lavoro?
Buongiorno, ecco il mio quesito: attualmente lavoro full time per una azienda della GDO (....). La mia intenzione sarebbe quella di chiedere un part time alla ....divieto di concorrenza e svolgere la attività di Ottico presso un piccolo negozio di Ottica di quartiere(aprendo partita IVA). So che si può fare se le due società non sono in concorrenza fra di loro. .... effettivamente vende principalmente alimenti, ma vende marginalmente qualche referenza pertinente all'ottica (liquidi di manutenzione lenti a contatto, colliri, occhiali da vicino, salviettine per occhiali e qualche lente a contatto nelle parafarmacie .....). ..... però non ha corner specifici di Ottica nei suoi negozi.Le due attività possono definirsi concorrenti? Chiaramente la soluzione trasparente sarebbe informare la ..... che chiederei il part time per svolgere la attività di Ottico, per evitare qualsiasi provvedimento disciplinare. E' corretto? grazie in anticipo per le vostre infomazioni. Cordiali saluti
Occorre premettere che, a norma dell'art. 2105 del Codice Civile, il prestatore di lavoro è obbligato a non trattare affari, per conto proprio o di terzi, che siano in concorrenza con l'imprenditore proprio datore di lavoro.
Bisogna specificare che il concetto di concorrenza è stato elaborato dalla Suprema Corte di Cassazione non soltanto in senso stretto (per intenderci, divieto di commercializzare gli stessi prodotti del datore di lavoro), ma anche in senso potenziale (quindi, commercializzare prodotti che, anche se non identici, sono compresi nello stesso settore commerciale del datore di lavoro).
Di conseguenza Le confermiamo che, in assenza di un preventivo accordo con il Suo attuale datore di lavoro, la Sua nuova attività da svolgere con partita iva potrebbe potenzialmente condurla sia a sanzioni disciplinari, fondate sul concetto di divieto di concorrenza, anche potenziale, con l'attività aziendale.
Avvocato Egidio Rossi