Comunione ereditaria: disaccordo tra eredi
Ho ereditato tramite testamento da una parente il 50% di una casa un garage e un libretto postale. Per disaccordo i nipoti eredi legittimi del defunto non si decidono di vendere e dividere il contenuto del libretto postale cosa si può fare
Eredità e Successioni
(28/04/2017)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
Il lascito testamentario unitamente alla previsione ex lege delle quote di legittima, ha generato una situazione giuridica di comunione ereditaria. Ciò vale – da quanto ci illustra – per tutti i beni da Lei ricevuti per volontà del de cuius. La soluzione consiste nel sciogliere la comunione creatasi e l’effetto si può raggiungere: - con l’acquisizione, da parte di uno o più eredi, delle quote altrui, ovvero - mediante (con particolare riferimento all’immobile) la vendita a terzi dei beni, con successiva divisione ed assegnazione pro quota del ricavato liquidato. *** Onde evitare la soluzione giudiziale, che peraltro in tema di divisione della comunione ereditaria prevede il tentativo di previa mediazione obbligatoria, Le suggeriamo di valutare una strada consensuale con gli altri eredi. In particolare, occorre dapprima esaminare le Sue intenzioni, quindi se sia disposto a rilevare il restante 50% dell’immobile, o al contrario a vendere la sua quota; quindi, formalizzare, anche mediante l’intervento del legale, le Sue volontà agli altri eredi, proponendo: .a) di operare una divisione formale ed ufficiale dell’asse ereditario .b) in seguito, di i.alienare (a terzi o agli altri eredi) le Sue quote, facendosi così liquidare il valore ii.ovvero di comprare le quote degli altri eredi. In ipotesi di mancato accordo con gli altri eredi, sia circa l’eventuale proposta di rilevare le loro quote, ovvero l’impossibilità di vendere le Sue quote agli stessi o a terzi, occorrerà valutare l’opzione giudiziale di divisione della comunione ereditaria. Come anticipato, si tratta di un giudizio ordinario (causa), che deve essere preceduto dalla mediazione obbligatoria tra tutte le Parti interessate. Va da sé che il giudizio in oggetto, specialmente per ciò che concerne l’immobile e in caso di mancato accordo tra i coeredi, rischia di concludersi con la vendita all’asta della casa, con un consistente decremento del guadagno rispetto al valore di mercato.
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