Cos'è il part-time?
In questo articolo verrà ripercorsa brevemente la disciplina del rapporto di lavoro a tempo parziale, comunemente conosciuto come “part time”, soffermandoci in particolare sulla forma e contenuto del contratto ed analizzando le varie tipologie di part time, oggi esistenti.
Indice:
- Contratto part-time. Di che cosa si tratta?
- Forma e contenuto del contratto part-time.
- Quali sono le tipologie di lavoro part-time?
- E' possibile svolgere lavoro supplementare o straordinario in un contratto di lavoro part time?
1. Contratto part-time. Di che cosa si tratta?
Il contratto lavoro a tempo parziale, comunemente definito part-time, prevede un orario di lavoro settimanale inferiore a quello indicato per il tempo pieno dalla legge (40 ore settimanali così come previsto dall’art. 3, comma 1, del d.lgs. 66/03), o per il minor lasso di tempo stabilito dai contratti collettivi maggiormente rappresentativi o dagli accordi aziendali.
2. Forma e contenuto del contratto part-time
Il contratto di lavoro part-time può essere stipulato per qualsiasi tipo di rapporto di lavoro, sia determinato che indeterminato, e può essere così determinato all’atto dell’assunzione o successivamente, ossia con trasformazione del rapporto di lavoro da full time a part time o viceversa.
Il contratto di lavoro part-time deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova, ossia per poter dimostrare la volontà delle parti di costituire (o trasformare) un rapporto di lavoro a tempo parziale. Diversamente, ossia in caso di mancanza di forma scritta, il contratto di lavoro si considera instaurato a tempo pieno.
All’interno del contratto di lavoro part time, dovrà essere indicato:
- la durata della prestazione lavorativa;
- la collocazione della prestazione lavorativa;
- l’eventuale presenza delle c.d. clausole elastiche;
In caso di articolazione del lavoro in turni, l’indicazione può avvenire anche attraverso un rinvio alla programmazione aziendale.
3. Quali sono le tipologie di lavoro part-time?
Il contratto di lavoro part time può essere stipulato in tre differenti tipologie:
- orizzontale, in cui l’orario di lavoro giornaliero è ridotto rispetto all’orario di lavoro ordinario. Ad esempio, il lavoratore viene chiamato a lavorare dal lunedì al venerdì per quattro ore giornaliere al posto delle otto ore ordinarie;
- verticale, in cui l’orario di lavoro giornaliero è pieno, ossia ordinario, ma per periodi limitati. Ad esempio, il lavoratore viene chiamato a lavorare otto ore ma solo per alcuni giorni della settimana, o solo per alcune settimane in un mese o solo per alcuni mesi in un anno;
- misto, in cui il lavoratore viene chiamato a lavorare per alcune giornate full time e per altre part time. In pratica, consiste in una combinazione delle precedenti tipologie. Ad esempio, il lavoratore può essere chiamato a lavorare per alcuni periodi dell’anno quattro ore a settimana, per altri periodi otto ore a settimana.
4. È possibile svolgere lavoro supplementare o straordinario in un contratto di lavoro part time?
Nei contratti part-time di tipo orizzontale, il datore di lavoro può richiedere al lavoratore di effettuare lavoro supplementare, ma nel limite del 25% delle ore di lavoro settimanali concordate, salvo diversa previsione del CCNL applicato al rapporto di lavoro.
Alcuni contratti collettivi prevedono che l’esecuzione di lavoro supplementare non richieda il consenso del lavoratore, in quanto opera un consenso “presunto”. Ciò espone il lavoratore, in caso di rifiuto, ad un provvedimento disciplinare. Laddove, invece, non vi sia tale previsione all’interno del CCNL applicato al rapporto di lavoro, il lavoro supplementare può essere richiesto dal datore di lavoro ma il lavoratore ha facoltà di rifiutare, senza esporsi da un provvedimento disciplinare.
Nei contratti part-time di tipo verticale o misto, invece, il datore di lavoro può richiedere al lavoratore di effettuare lavoro straordinario, ossia eccedente le quaranta ore settimanali, secondo le norme ordinarie in tema di lavoro straordinario.
