Cos'è il lavoro autonomo?
E’ lavoratore autonomo la persona che si impegna, a prezzo di un corrispettivo, a realizzare un’opera o a svolgere dei servizi in favore di un imprenditore o comunque di un altro soggetto, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente.
Esso identifica dunque l'attività di lavoro dei cosiddetti liberi professionisti e dei lavoratori autonomi manuali, con esclusione delle figure imprenditoriali, e necessita dell'apertura di partita IVA (per maggiori informazioni su come aprire una partita IVA come professionista e, in particolare, come avvocato ti consigliamo questo articolo).
Il lavoro autonomo (in senso stretto) si differenzia anche dal lavoro a progetto (c.d. co.co.pro), perché, nello svolgimento dei propri compiti, il lavoratore autonomo non è vincolato all’esecuzione di un progetto.
Questo tipo di attività è caratterizzata da grande flessibilità ed autonomia nella scelta delle modalità e dei tempi di esecuzione.
La retribuzione del lavoratore autonomo viene liberamente stabilita dopo una contrattazione con il datore di lavoro/committente, salvo nei casi in cui – per la specifica attività svolta – la legge preveda di rispettare dei parametri, come accade per le attività professionali per le quali è prevista l’iscrizione in albi o registri (ad esempio gli avvocati, gli architetti, i medici, etc).