Cos'è il contratto di lavoro a tempo determinato?
Prima della riforma del mercato del lavoro del 2014, cosiddetta Jobs Act, il contratto a tempo determinato (o a termine), cioè solo per un periodo prestabilito, poteva essere stipulato soltanto in presenza di motivi di carattere tecnico-produttivo (ad esempio per fare fronte ad un carico di lavoro particolarmente pesante e temporaneo) o per sostituire un lavoratore assente per un periodo specifico (ad esempio per sostituire temporaneamente una lavoratrice in maternità, la c.d. sostituzione di maternità).
La disciplina in materia stabiliva, poi, che la motivazione (cd. Causale), per cui l’imprenditore ricorreva al contratto a termine, dovesse essere specificata nel contratto di lavoro stesso per iscritto.
La disciplina del contratto a termine è stata profondamente modificata dal Jobs Act: l’intervento del governo ha, di fatto, eliminato il requisito della specificazione della c.d. causale all’interno del contratto.
Oggi la legge, infatti, consente un contratto di lavoro a termine “acausale”, cioè senza l’obbligo di indicare la causale.