Che cosa è un brevetto e come funziona
Cosa è un brevetto?
Un brevetto tutela e valorizza un’innovazione tecnica, ovvero un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. Il brevetto è un titolo in forza del quale viene conferito un monopolio temporaneo di sfruttamento sull’oggetto del brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo di realizzarlo, di disporne e di farne un uso commerciale, vietando tali attività ad altri soggetti non autorizzati
Il brevetto è un formidabile strumento commerciale per le imprese, che consente loro di proteggere i propri investimenti in ricerca e innovazione, evitando che altri utilizzino gratuitamente il frutto di tali attività e di acquisire risorse economiche supplementari attraverso la gestione economica dei suoi diritti di uso.
Oggi, infatti, il valore di molte aziende è costituito al 90% dai cosiddetti intangible assets, costituiti in maggior parte da diritti di proprietà industriale (tra cui si annovera il brevetto).
Avere, quindi, un buon portafoglio brevetti può essere percepito dai partner commerciali, dagli investitori, dagli azionisti e dai clienti come una dimostrazione dell’alto livello di qualità, specializzazione e capacità tecnologica dell’azienda, elevandone l’immagine positiva.
Brevettando è, inoltre, possibile ottenere svariati vantaggi economici e competitivi. Ad esempio:
- · profitti supplementari derivanti dalla concessione di licenze d’uso o dall’assegnazione del brevetto;
- · profitti più alti o utili sugli investimenti;
- · accesso a nuovi mercati grazie alle tutele offerte dal brevetto.
In pratica un brevetto determina un concreto arricchimento di un’azienda, oltre che accrescerne la posizione di forza sul mercato.
I requisiti per poter registrare validamente un brevetto
La legge impone il rispetto di alcuni requisiti per poter ottenere il brevetto, vediamoli brevemente qui di seguito.
- Attività inventiva o non ovvietà: l’invenzione è considerata nuova se non è compresa nello stato della tecnica, ossia se non è mai stata resa accessibile al pubblico, neppure dallo stesso inventore, in Italia od all’estero, prima del deposito della domanda di brevetto.
Un’invenzione implica un’attività inventiva se, per una persona esperta del ramo, essa non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica.
In sostanza, è necessario che nel trovato che si intende brevettare ricorra un apporto, un contribuito, pure se modesto, al progresso, “un passo in avanti”, qualche cosa che, allo stato della
tecnica, non solo non esisteva ma neppure poteva dedursi come una conseguenza logica e necessaria delle conoscenze già acquisite.
- Industrialità: è l’attitudine di un’invenzione ad avere una applicazione industriale, cioè la concreta capacità dell’oggetto dell’invenzione di essere fabbricato o utilizzato in un qualsiasi genere di industria.
- Liceitá: non possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni la cui attuazione sarebbe contraria all’ordine pubblico od al buon costume.
- Sufficienza di descrizione: l’invenzione deve essere descritta in modo sufficientemente chiaro e completo perché ogni persona esperta del ramo possa attuarla.
Occorre fare quindi particolare attenzione nel redigere la domanda di brevetto affinché un esperto del ramo possa attuare quanto descritto utilizzando le proprie conoscenze e le comuni conoscenze generali, ma senza ricorrere ad ulteriori ricerche né a lunghe sperimentazioni per tentativi.
A tale fine Avvocato Accanto mette a disposizione ingegneri esperti in tale ambito al fine di poter predisporre una domanda di registrazione brevettuale valida, chiara, in grado di tutelare esattamente il trovato.