Aggressioni verbali e psicologiche del marito. È reato?

In quali casi e, se necessario, con quali prove posso denunciare mio marito per violenza psicologica e domestica?

Non ha mai alzato le mani per ora, ma mi rende la vita impossibile e mi vieta qualunque cosa.

Abbiamo 2 figli piccoli e si rivolge a me con toni e parole offensive e urla.

Famiglia (08/04/2021)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Le condotte all'interno della famiglia caratterizzate da violenza fisica o psicologica verso un componente del nucleo costituiscono un reato.

Se trattiamo di condotte contiunate nel tempo, si realizza il reato di maltrattamenti in famiglia (art- 572 codice penale: "Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito con la reclusione da tre a sette anni. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso in presenza o in danno di persona minore").

Per rispondere alla domanda "in quali casi?", pertanto, non possiamo che evidenziare che sia da portare all'attenzione delle Forze dell'Ordine ogni condotta che costringa la vittima a sopportare una violenza, una umiliazione, una vessazione o, ancora e in generale, una compressione della sua libertà personale e una lesione del suo equilibrio e benessere psicofisico.

Se ritiene che le condotte del marito risponda alle voci di cui sopra, non esisti a rivolgersi alle Autorità competenti o a un legale.

Inoltre, considerando la presenza di due minori in casa, le condotte descritte rendono più grave l'illecito penale e realizzano anche una ipotesi di illecito civile, come "violenza assistita".

Per violenza assistita si intende la violenza cui i minori sono costretti ad assistere nell'ambiente familiare e rivolta verso l'altro genitore. Può essere causa anche della sospensione o decadenza dalla responsabilità genitoriale.

"Ai fini dell'applicazione della sanzione accessoria della sospensione della responsabilità genitoriale, prevista dall'art. 34 codice penale, integra abuso di tale responsabilità, in caso di condanna per il delitto di maltrattamenti in famiglia, la condotta vessatoria, rivolta nei confronti dell'altro genitore, che coinvolga solo indirettamente i figli minori, costringendoli ad assistere ad una violenza sopraffattrice destinata ad avere ripercussioni sulla loro crescita ed evoluzione psicofisica. (Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 12/10/2020, n. 34504).

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Chiaramente, Le suggeriamo anche di valutare lo strumento della separazione legale, posto che certamente un legame affettivo e di mutuo sostegno morale e materiale, non può basarsi sulla violenza e sulla corrispettiva sofferenza. 

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