Nomina a tutore di un terzo. È possibile rifiutare?

Buon giorno, Ho un fratello disabile e in questo momento il suo tutore è mia madre. Volevo sapere come funziona la questione del tutore, posso rifiutarmi di diventarlo? In questo caso che cosa succederebbe? Penso al futuro e non potrò prendermi cura di lui perché ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Grazie per l'attenzione

Famiglia (24/09/2018)
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Autore:
Avvocato Marta Calderoni
Locazioni commerciali, Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Risarcimento danni e responsabilità civile, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.

Il tutore è la figura che si occupa degli interessi personali e patrimoniali di persone che, per incapacità fisica come nel caso di specie, non sono in grado di provvedervi.

Il tutore viene nominato dal Giudice Tutelare.

A norma dell'art. 348 c.c. il tutore è, di regola, la persona designata dal genitore che per ultimo ha esercitato la responsabilità genitoriale; tale designazione può avvenire per testamento, per atto pubblico o scrittura privata autenticata. In mancanza, o se ostano gravi motivi, la scelta del Giudice Tutelare può cadere sugli ascendenti o altri prossimi parenti o affini. In ogni caso deve trattarsi di persona maggiorenne di ineccepibile condotta.

Colui che viene designato dal Giudice Tutelare come tutore non può sottrarsi alla nomina, salvo che ricorra almeno una di queste condizioni: sia ultra sessantacinquenne, abbia almeno tre figli minorenni, sia gravemente malato, oppure semplicemente incompatibile poiché già nominato per altra tutela.

 

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