Sono maggiorenne ma non autonoma. I genitori mi vogliono cacciare di casa. Che fare?
Sono una ragazza di 20 anni.Finiti gli studi, sto facendo tirocinio in uno studio e non sono autosufficiente economicamente. I miei genitori continuano a dirmi di uscire fuori di casa perché non approvano che il mio ragazzo non sia cristiano come loro. Non si tratta solo di minacce ma insulti pesanti di ogni genere nei miei confronti. Ora la mia domanda è: possono cacciarmi fuori di casa? Ho qualche diritto da far valere?
Certo che Lei ha dei diritti.
Pur essendo maggiorenne, da quanto descrive non è ancora autosufficiente economicamente. Il nostro sistema di diritto prevede che i genitori siano tenuti a mantenere i figli maggiorenni, che non abbiano ancora raggiunto l'indipendenza economica[1].
I nostri Tribunali hanno chiarito che tale dovere verso i figli maggiorenni vive, se questi non si trovino in condizioni di dipendenza economica per loro colpa; ad esempio, il maggiorenne che si rifiuti di studiare e pure rifiuti o non cerchi delle occupazioni lavorative, decadrà dal diritto di essere mantenuto.
Nel Suo caso, sta svolgendo un tirocinio professionale, quindi una attività di formazione e lavorativa, che certo non denota la Sua mancanza di volontà e di ricerca di un lavoro.
Peraltro, Lei - pur essendo maggiorenne - è ancora in giovane età: valuti che i nostri Tribunali hanno stimano un limite, per così dire, di tolleranza al mantenimento del figlio maggiorenne ai 34 anni. Ovviamente non significa la sussistenza di un diritto ad essere mantenuti dai genitori sino ai 34 anni, quanto piuttosto che rispetto alla Sua giovane età è nell'ordine delle cose (specie nella nostra società che ha seri problemi circa l’occupazione lavorativa giovanile) che i genitori siano tenuti a mantenere il figlio maggiorenne.
Nel mantenimento rientra certamente garantire al figlio una abitazione e specialmente l'abitazione familiare.
Se i Suoi genitori insistessero nel senso di condizionare le Sue libere e lecite scelte relazionali, contro la minaccia di non garantirLe il mantenimento, Le consigliamo di rivolgersi ad un legale, al fine di approntare i più opportuni strumenti di tutela.
Si tratta infatti, quanto a quelle che denuncia, di condotte tese a comprimere la libertà personale e di autodeterminazione.
Avvocato Fabrizio Tronca
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[1] Con riferimento al necessario requisito della mancanza di «indipendenza economica», il mantenimento a beneficio del figlio maggiorenne è dovuto fino al momento in cui il figlio trova una occupazione corrispondente alle sue capacità e alla sua istruzione (cfr. Cass. 27/06/2011), salvo che la mancanza di indipendenza sia dovuta a sua colpa (Tribunale Catania sez. I, 15/01/2019, n. 179; Trib. Siena 15/12/2018, n. 51; Cass. 12/12/2002, n. 17717). Ciò vale per l’assegno di mantenimento ma per analogia si applica al dovere di mantenimento tout court.