Voglio intestare il conto corrente in comune solo a mia moglie. È donazione?

Sposato in separazione dei beni. Abbiamo due c/c: uno personale e uno cointestato con la moglie. Se volessi lasciare tutto il capitale del conto in comune a mia moglie sarebbe sufficiente togliermi dal cont ? È una donazione? 

Famiglia (09/04/2020)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Lo schema che descrive merita di valutare se versiamo in ipotesi di donazione.

Trattiamo di donazione indiretta, che si realizza non mediante atto pubblico avanti notaio in presenza di due testimoni, ma per mezzo di altro negozio (contratto di conto corrente ed intestazione a soggetto terzo: qui la natura indiretta dell'atto di liberalità) e le forme prescritte per questo.

In che termini valutare se, concretamente, lo schema descritto rientra nell'atto di liberalità?

Il tema è ben spiegato dalla seguente massima relativa alla Ordinanza Cass. civ., Sez. II, 28/02/2018, n. 4682: "L'atto di cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito che risulti essere appartenuta ad uno solo dei contestatari, può essere qualificato come donazione indiretta solo quando sia verificata l'esistenza dell'"animus donandi", consistente nell'accertamento che il proprietario del denaro non aveva, nel momento della detta cointestazione, altro scopo che quello della liberalità."

Il caso descritto prevede la donazione in caso di cointestazione di un conto sul quale giacessero somme esclusive dell'originario titolare, ma ben può valere quale paradigma del caso sottoposto, poiché si ricavano due criteri, al fine di valutare la sussistenza della donazione:

1. la titolarità originaria della liquidità sul conto corrente intestata al soggetto terzo, deve essere riconducibile ad altro soggetto (il supposto donante);

2. l'operazione (di cointestazione o, nel nostro caso, di intestazione esclusiva) deve essere ispirata dall'animus donandi di chi l'abbia svolta.

Ora, se concretamente Ella intendesse tale operazione come atto di liberalità verso la moglie, oggettivamente verseremmo in ipotesi di donazione.

Due osservazioni: 

- la prima, è che in ogni caso la donazione tra marito e moglie beneficia di una franchigia, che prevede come fino a un trasferimento di € 1.000.000,00 non sia prevista l'imposta di donazione (come nel caso della successione). Sopra il valore di € 1.000.000,00, l'imposta di donazione è del 4% sull'eccedenza.

- la seconda sposa l'orientamento della giurisprudenza, in forza del quale le donazioni indirette non sarebbero sottoposte a imposta di donazione. Ciò vale certamente per quelle donazioni indirette che abbiano uno scopo (pensiamo al padre che doni provvista al figlio, per acquistare una casa). 

Valuti, in ogni caso, che essendo in origine cointestato il conto, operava una presunzione di titolarità del 50% sulla liquidità giacente. Pertanto, l’eventuale donazione indiretta opererebbe solo sul 50% riconducibile alla Sua quota.

Avvocato Fabrizio Tronca

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