Gli eredi hanno diritto all'assegno di accompagnamento spettante al defunto?
Per rispondere al Suo quesito, riteniamo opportuno segnalare quanto segue.
Per legge, ogni arretrato spettante al defunto, a prescindere dalla tipologia di prestazione (pensione anticipata o di vecchiaia, assegno sociale, assegno di accompagnamento, ecc.), deve essere liquidato dall’Inps ( o dal diverso Ente pensionistico) agli eredi, in proporzione alla quota di eredità posseduta da ciascuno.
Con espresso riferimento agli arretrati dell'assegno di accompagnamento del defunto, precisiamo che vale il principio, applicabile a tutte le prestazioni assistenziali, dell’intrasmissibilità del diritto, in quanto strettamente collegato alla vita del titolare.
Di conseguenza gli eredi possiedono il diritto al pagamento delle sole quote non riscosse dell’indennità di accompagnamento, in virtù della successione, e non quale spettanza autonoma.
Alla luce di quanto sopraesposto, nel caso di specie, qualora i chiamati all'eredità formalizzino rinuncia, non avranno diritto a percepire la somma di euro 2.000,00 spettante al defunto a titolo di arretrati dell'assegno di accompagnamento.
Avvocato Marta Calderoni