separazione dei beni e diritti del coniuge
Buongiorno, desidererei avere maggiori informazioni sulla separazione dei beni. Io e mio marito abbiamo due abitazioni : una con affittuario, l' altra in cui viviamo, entrambe con mutuo. Due auto ciascuna intestata a se stesso. Io ho ricevuto in eredità 1/3 di abitazione dei miei genitori alla morte di mio padre. Mio marito ha diritto a qualcosa? E sugli stipendi, mio marito ha obbligo di sapere il mio stipendio? Grazie.
Famiglia
(13/09/2017)
Avvocato Livia Achilli
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Risposta:
In merito al Suo quesito, è importante sapere che nel caso in cui i coniugi decidano di scegliere la separazione dei beni, tutto ciò che i due sposi hanno acquistato precedentemente al matrimonio e tutto quello che acquisteranno successivamente rimarrà di proprietà esclusiva di ciascuno di loro (immobili e auto). I patrimoni di ciascuno rimangono dunque separati anche se ciò non impedisce ai coniugi di avere uno o più beni in comune, come ad esempio decidere al momento dell'acquisto di un nuovo bene di cointestarne la proprietà. In tale ipotesi, i coniugi saranno proprietari ciascuno di una quota pari al 50%. In poche parole, i beni potranno essere comuni solo se i coniugi decidono di acquistare come comproprietari un bene. In caso diverso, ogni coniuge sarà proprietario del proprio bene, e pertanto libero di acquistare o vendere beni separatamente. Detto ciò, nel Suo caso la quota di 1/3 dell’immobile ricevuto in eredità è solo di Sua proprietà e Suo marito al momento non può vantare nessuna pretesa. Diverso discorso, invece dovrà essere fatto in relazione all’eredità quando Lei verrà a mancare. Allora, suo marito sarà erede legittimo del Suo patrimonio assieme ad eventuali figli o genitori ancora in vita. Ci preme da ultimo ricordare che la scelta del regime di separazione dei beni non esenta il coniuge dal contribuire alla spese per la conduzione familiare; ognuno deve contribuire, in proporzione alle proprie capacità reddituali, al mantenimento della casa e della famiglia. Così come gli unici obblighi che derivano dal matrimonio sono quello reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Non vi è nessun obbligo diretto di conoscere lo stipendio dell’altro coniuge, ma sicuramente – come già detto sopra – vi è un obbligo generale di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione al proprio reddito.
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