Covid e domicilio: la mia compagna può trasferirsi a casa mia, eleggendola suo domicilio?
La mia compagna risiede in Regione diversa dalla mia: potrebbe trasferirsi da me definitivamente, dichiarandola suo domicilio?
Il recente DPCM del 26.04.20 nella gestione dell'emergenza Covid19 ha reintrodotto la possibilità di rientrare alla propria abitazione, residenza e domicilio.
Inoltre, il DPCM ha previsto che i cittadini possano spostarsi per fare visita agli affetti stabili.
Smarchiamo subito questo ultimo punto, posto che non si tratterebbe di una visita, ma di un trasferimento: pertanto la motivazione degli affetti stabili non è ad hoc per il nostro caso.
Rispetto a quanto sottopone, non possiamo esattamente parlare di rientro al domicilio, che di fatto sarebbe ancora da costituire.
D'altra parte il domicilio non è soggetto a particolari formalità di dichiarazione (diversamente dalla residenza) e, in concreto, ove la Sua compagna si recasse presso la Sua abitazione, potrebbe dichiarare che si sta recando verso quello che è (o sarà) effettivamente il proprio domicilio.
Certamente, in questa fase, la condotta è un po' borderline e rappresenta un possibile escamotage, che unisce una indubbia volontà all'utilità di interpretare il decreto.
Per comunicare il domicilio è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: il dichiarante è soggetto a sanzioni penali in caso di dichiarazione mendace.
La Pubblica Amministrazione ha naturalmente la facoltà di verificare la veridicità della dichiarazione e di valutare tutti gli elementi forniti.
Il suggerimento sarebbe di essere più prudenti e valutare con il tempo il crearsi di condizioni, di fatto e di legge, più favorevoli al trasferimento e che espongano meno la compagna ad eventuali contestazioni.
Avvocato Fabrizio Tronca