Modifiche unilaterali delle condizioni del conto corrente

Salve mi hanno modificato le condizioni contrattuali del conto corrente. Avevo un conto con intesa San Paolo che si chiamava zero tondo senza commissioni e da un anno mi stanno addebitano 7 euro al mese. Me ne sono accorta per caso da pochi giorni. Dicono di aver mandato una lettera con posta ordinaria che non ho mai ricevuto. Posso chiedere il rimborso?
Diritto bancario e Cartelle esattoriali (27/05/2018)
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Autore:
Avvocato Fabrizio Tronca
Eredità e Successioni, Immobili, Famiglia
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Risposta:

Ella ci riferisce di avere in essere con Banca Intesa San Paolo un rapporto di conto corrente denominato “ Zerotondo”, caratterizzato da condizioni contrattuali che prevedono non essere addebitati al cliente importi relativi alla gestione del conto e spese per operazioni bancarie e/o finanziarie, poi specificate nel documento di sintesi che la banca offre in comunicazione.

A far data dal 2017, la banca Le addebita un importo di 7 euro al mese e, a giustificazione del fatto, si appella ad una lettera, trasmessaLe con posta ordinaria e peraltro da Lei mai ricevuta, contenente una proposta di modifica unilaterale del contratto.

Vediamo quindi di chiarire cosa è successo e quali ragioni di politica monetaria hanno indotto la banca a rivedere le condizioni di molti contratti di conto corrente.

Banca Intesa, a partire dal mese di maggio 2017 ha provveduto ad avvertire, via posta o email, i propri correntisti dei rincari che verranno applicati, dal 1°agosto 2017, ai contratti di conto corrente, sulla base di vari parametri, quali, ad esempio la tipologia del c/c, la data di apertura, la giacenza media registrata nell’anno precedente, cioè quanto danaro è stato depositato. I c/c con giacenza che non supera i 2.000,00 euro non saranno interessati da alcun aumento. Comunque il rialzo dei costi non sarà mai superiore ai 10 euro mensili. Banca Intesa afferma di avere allegato alla lettera una tabella esplicativa dei rincari applicati agli importi in giacenza, che andranno da un minimo di 20 centesimi a 8,4 euro mensili. Pertanto su base annua ci sarà un aggravio complessivo che va da un minimo di 2,40 euro a circa 100 euro.

Le opzioni a zero canone e spese, come il conto Zerotondo, sono quelle più toccate dalla modifica delle condizioni contrattuali.

Abbiamo detto che la banca ha inviato la lettera a tutti i suoi clienti, la maggior parte dei quali è intestataria di c/c Zerotondo, che non prevede la ricezione di messaggi postali tra le sue condizioni. Pertanto bisognerà ricercare la notizia tra gli avvisi on line oppure tra le ricevute di bollette e presa in carico di bonifici sotto la voce di “Documento di sintesi, variazioni condizioni”.

Per concludere la disamina, segnaliamo che Intesa propone la sostituzione del c/c Zerotondo con un altro nuovo tipo di contratto, denominato XME. Ogni commento è puramente superfluo.

Tutto ciò premesso, per rispondere alla Sua domanda circa la possibilità di ottenere il rimborso degli importi addebitati, riteniamo opportuno che venga da Lei effettuata una minuziosa ricerca della comunicazione di cui trattasi. Le ricordiamo che nella proposta di modifica unilaterale del contratto si fa riferimento al diritto di recesso, che, se non esercitato, comporta l’approvazione della modifica.

Auspicabile sempre e comunque un incontro chiarificatore con l’ agenzia di Banca Intesa titolare del rapporto e con il funzionario che La segue, al fine di addivenire ad una soluzione bonaria della vertenza. In caso di esito negativo, rimane la via del reclamo e, successivamente, del ricorso avanti l’ ABF ( Arbitro Bancario Finanziario).

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