Il mio bambino non sta frequentando l’asilo privato, che riduce di poco la retta. Devo pagare?
Retta asilo nido privato. Abbiamo già pagato le rette fino ad Aprile. Il nido continua a chiedere di pagare le rette fino a Luglio, con sconto solo sul servizio mensa non usufruito. Se non pagheremo provvedono al recupero credito. Volevo chiedere come mi dovrei comportare in tale situazione, pagare per un servizio non usufruito.
Il tema che sottopone è attuale e la domanda è posta da tanti genitori.
Mentre per gli asili pubblici il problema della sospensone del pagamento della retta non si pone, poichè i dipendenti sono tutelati sotto il profilo della retribuzione dalla Pubblica Amministrazione, così come i costi dei fornitori, per gli istituti privati si pone una doppia esigenza.
Da un lato, non onerare i genitori di pagamenti per prestazioni non ricevute, dall'altro l'asilo privato anche in questo momento sostiene costi (utenze, dipendenti, amministrazione) che pur debbono essere assolti. Ciò anche nell'ottica di garantire una continuità del servizio, per il momento di cessazione dell'emergenza Covid e, si spera presto, la ripresa delle normali attività.
Ora, da un lato i genitori potrebbero eccepire l'impossibilità oggettiva della prestazione del pagamento della retta: tale strumento, tuttavia, mentre da un lato comporterebbe senza subbio l'esenzione da ogni pagamento, al contempo porterebbe alla risoluzione del contratto. Tale schema comporta che non sussisterà più un rapporto con l'asilo e alla ripresa i bambini non potranno più beneficiare del servizio.
Il compromesso avanzato dall'asilo, ovvero la richista di un pagamento ridotto, rappresenta quindi la possibilità di non risolvere il contratto e al contempo di non richiedere l'intiera obbligazione di pagamento, modulandola solo nella misura (supponiamo) per sostenere le spese vive.
È da valutare, in concreto, se la sola esclusione del pagamento del servizio mensa comporti quella riduzione di retta adeguata e congrua, nonchè in linea effettivamente con le spese vive (stipendi e utenze) che l'asilo stia affrontando in questo momento.
Il suggerimento è di replicare all'asilo con una raccomandata a/r (sempre che siate interessati a conservare il contratto in ottica futura), proponendo di pagare in misura sì ridotta, ma escludendo anche tutte quelle spese che - allo stato - non onerino l'asilo. Si suppone infatti che ad oggi l'asilo non sia obbligato verso fornitori, che abbia un impatto minore in termini di utenza (telefonia, elettricità, gas e quant'altro).
Avvocato Fabrizio Tronca